Pioli alla vigilia di Milan-Fiorentina ha parlato in conferenza stampa: diversi i temi affrontati dal mister.
Il Milan è reduce dal deludente pareggio contro la Cremonese e vuole assolutamente riscattarsi contro la Fiorentina. Quella di domani a San Siro sarà l’ultima partita di campionato prima della pausa per il Mondiale. È fondamentale conquistare i 3 punti, altrimenti la corsa Scudetto si potrebbe complicare ulteriormente.
La squadra rossonera è finita a 8 punti dalla capolista Napoli ed è stata raggiunta in classifica dalla Lazio. Inoltre, la Juventus si è portata a -2 e l’Inter a -3. È necessario che i campioni d’Italia diano una risposta convincente e sconfiggano i viola guidati da Vincenzo Italiano.
Sono soprattutto i giocatori di maggiore spessore tecnico a dover trascinare i compagni verso la vittoria. Domani non si potrà sbagliare di fronte agli oltre 73 mila tifosi che saranno presenti allo stadio e che si aspettano i 3 punti.
Oggi dalle 14:00 Pioli parla in conferenza stampa dal centro sportivo Milanello. Come sempre, tanti i temi affrontati.
Che input ha dato alla squadra: “L’aspetto mentale fa sempre la differenza ma anche quello tecnico e tattico. C’è meno tempo per preparare le partite ma credo che i miei calciatori ormai abbiano le conoscenze per capire le situazioni. Con la Cremonese abbiamo sbagliato completamente i tempi di gioco. Non siamo riusciti a stressare una difesa che ci aveva chiesto gli spazi. E quando c’era il movimento non li abbiamo serviti. E quando giochi spesso non riesci a preparare queste situazioni ma va fatto. Per domani non ci sono altri pensieri: c’è solo la partita di domani, e voglio una squadra con questa mentalità“.
Sulla Fiorentina: “La conosciamo ma noi possiamo determinare la nostra prestazione. E quando ci riusciamo sappiamo di poter portare a casa la partita. Ci vuole professionalità, serietà e affidabilità e so che i miei giocatori ce l’hanno. La cosa è anomala per tutti ma abbiamo la possibilità di mostrare chi siamo“.
Se il Milan si sente l’anti-Napoli: “Sarebbe sbagliato pensare alle altre. Noi siamo il Milan e sappiamo di voler fare tantissimi punti. Non abbiamo nessuno da inseguire, dobbiamo solo avere la volontà e il desiderio di esprimerci al meglio“.
Il periodo no di Leao: “Non è così facile mantenere alto il livello. Ma un giocatore con le sue potenzialità deve riuscirci“.
Su cosa il Milan lavorerà in questi mesi: “Ci sono tante cose che possiamo fare meglio. Credo che il nostro peccato originale è stato non vincere mercoledì. Poi abbiamo fatto tante cose belle. Rispetto all’anno prossimo abbiamo fatto meglio in casa e meno bene fuori casa, segnato di meno ma subito anche meno gol. Vogliamo alzare il nostro livello. Le competizioni in cui vogliamo essere protagonisti ci chiedono di alzare il livello e dobbiamo farlo“.
Quando gioca Kjaer il Milan non subisce mai gol: “Se i numeri sono tanti non è mai un caso. C’è un aspetto molto importante: Simon parla bene in campo, sa far prendere le posizioni ai compagni. Comunicare è molto importante quindi ci dà tanto in queste situazioni e ci dà posizioni migliori. Avere uno come lui è molto utile“.
Su Giorgio Furlani: “Sì l’ho sentito, penso verrà presto a Milanello“.
“Farò un grande in bocca al lupo a chi andrà al Mondiale, chi non ci andrà avrà ancora più motivazioni“.
Come è organizzata la sosta: “Ci sono vari gruppi di lavoro, c’è chi non va in Nazionale, chi giocherà amichevoli fino al 19, chi invece sarà libero e poi chi va al Mondiale e dipende anche da quando finiranno. Siamo nelle condizioni per ritrovarci il 10 dicembre per andare a Dubai“.
Sul recupero di Maignan: “Sta meglio ma non è pronto per giocare domani“.
Sulle critiche ricevute: “Sono sempre più preoccupato a gestire i complimenti che le critiche. Le critiche ci devono dare più motivazione e convinzione. E dopo quelle di mercoledì ci stanno, è giusto e corretto. Ma la partita di mercoledì è andata male per lo sviluppo dell’azione e la gestione della palla“.
Se il Mondiale per De Ketelaere può essere un’opportunità: “Andare al Mondiale è sempre stimolante per chiunque. Spero rientri con grande motivazione, positività e ottimismo“.
Sui cambi di Cremona: “Non è mai un singolo giocatore che determina il risultato. E’ mancato tutta la squadra, io compreso“.
Sui confronti con lo scorso anno: “Non so se è corretto fare parallelismi con l’anno scorso. Ciò che conta è fare punti. Se faremo meno di quelli dello scorso anno allora non vinceremo“.
Sulla prestazione di Thiaw: “Per i difensori mercoledì è stata una partita semplice in fase difensiva, meno in quella di costruzione. Si poteva fare qualcosa in più in quella di costruzioni“.
Su Tatarusanu: “Se non l’ho cambiato è perché sono rimasto soddisfatto di lui, non giocava da tanto tempo. Le sue prestazioni sono cresciute di presenza anche in costruzione“.
Se con le assenze di Maignan, Ibra, Florenzi e Kjaer è mancata un po’ di leadership: “Può essere tutto. Però più continuate a fare domande più penso che è meglio rimanere dentro Milanello che fuori Milanello“.
Cosa farà Ibrahimovic in questi mesi: “Il programma è che verrà con noi a Dubai, dire che sarà disponibile con la Salernitana è troppo presto. Dovrà aumentare i carichi di lavoro a Dubai. Difficile pensare che possa giocare qualche giorno“.
Se questo Milan è più o meno forte dello scorso anno: “Secondo me il Milan è forte. Se è più o meno forte rispetto all’anno prossimo tocca a noi dimostrarlo. Superare i punti dello scorso anno è difficile ma è l’obiettivo. Ma fallisce solo chi si arrende o chi rinuncia. E noi non vogliamo fallire. Vogliamo continuare a combattere“.
Su Vranckx: “Sono molto contento di come sta lavorando. Ha sfruttato bene questo periodo di adattamento. Si è allenato molto bene, gli servirà molto la pausa dove avremo anche partite amichevoli. Poi è altrettanto vero che ho tante scelte da fare, ma sulle sue qualità e mentalità sono molto soddisfatto”.