L’ex agente di un vecchio obiettivo di mercato del Milan racconta dei retroscena e l’esistenza di una causa legale in corso.
L’estate 2017 è stata la più dispendiosa di sempre per il Milan, che investì oltre 200 milioni di euro nella campagna acquisti. Da pochi mesi era arrivata la nuova proprietà, rappresentata dall’imprenditore cinese Yonghong Li, e ci fu un calciomercato in entrata veramente impressionante a livello economico. Non tutti gli obiettivi, però, furono raggiunti.
Massimiliano Mirabelli e Marco Fassone volevano comprare un grande centravanti e c’erano due nomi in cima alla lista: Pierre-Emerick Aubameyang e Andrea Belotti. Nonostante le offerte presentate, le operazioni non si sono concretizzate e la società rossonera ha ripiegato su Nikola Kalinic.
Per Belotti il Torino chiedeva 100 milioni, ovvero la cifra che Urbano Cairo aveva fatto inserire nella clausola di risoluzione presente nel contratto. La proposta milanista era molto inferiore (50-55 milioni) e con il senno di poi probabilmente il patron granata avrebbe dovuto accettarla, dato che ha rinunciato a un maxi-incasso e ha poi perso il Gallo a parametro zero nell’estate 2022.
Belotti, l’ex procuratore voleva portarlo al Milan
Nel 2017 l’agente di Belotti era Sergio Lancini, che in un’intervista concessa al quotidiano Tuttosport ha raccontato cosa successe in quell’estate: “Attirò l’attenzione di grandi club come Atletico Madrid, Chelsea, Milan che alla fine della stagione 2016-2017 fecero importanti avances. Ancora non ho capito perché non si concretizzò il trasferimento. Posso dire che proprio mentre proponevo il calciatore e al Torino le soluzioni che ho detto, Andrea mi chiese di rivedere le condizioni del nostro rapporto. Successivamente, all’improvviso e senza ragione apparente., mi ha voltato le spalle a tal punto da non rispondermi più al telefono e non facedosi più trovare, neppure in occasione delle partite”.
Lancini non si sa spiegare il comportamento avuto dall’attaccante, che aveva seguito da quando era 15enne e giocava nel settore giovanile dell’Albinoleffe. Anche se non hanno più rapporti diretti, l’agente spiega che ci sono comunque delle cause legali in corso: “Pendono due giudizi. Il primo sul risarcimento per la revoca del mandato che mi impedì di partecipare sia alle trattative per un eventuale trasferimento sia al rinnovo successivamente negoziato senza il mio coinvolgimento. Il secondo ha oggetto la violazione del contratto con il quale ero incaricato di gestire i diritti di immagine del calciatore, ne sono stato estromesso senza motivo. Alla fine, uno scherzo da quasi 5 milioni, ma deciderà il giudice”.
Non è finita bene tra Belotti, ora alla Roma, e quello che per diversi anni è stato il suo agente. Adesso tocca al tribunale decidere sul contenzioso in corso.