Il Milan ritrova il Salisburgo a San Siro in Champions League a quasi 30 anni dall’ultimo precedente che ha avuto un epilogo davvero clamoroso
Mercoledì 2 novembre, il Milan si gioca la qualificazione agli ottavi di Champions League contro il Salisburgo a San Siro. Pochi calcoli per i rossoneri che non devono perdere per tornare tra le migliori sedici formazioni d’Europa otto anni l’ultima qualificazione ottenuta nella stagione 2013-14 (ko con l’Atletico Madrid agli ottavi).
Sono passati, invece, 28 anni dall’ultima volta in cui il Milan ha affrontato il Salisburgo in Champions League in una partita passata alla storia per l’incredibile epilogo.
Era il 28 settembre 1994 e a San Siro, i rossoneri, inseriti nel girone con Ajax e Aek Atene affrontavano la seconda partita del girone contro gli austriaci che, all’epoca, non aveva l’attuale denominazione collegata alla Red Bull.
Il Milan, con Gullit di nuovo in campo dopo il provvisorio ritorno dalla Sampdoria, è superiore al Salisburgo e sblocca il risultato sul finale del primo tempo con un colpo di testa di Stroppa. Mentre i rossoneri esultano accade il fattaccio. Il portiere del Salisburgo, Otto Konrad si accascia a terra, colpito, a quanto pare, da una bottiglietta lanciata dalle gradinate.
Soccorso dallo staff medico, Konrad si rialza, riesce a proseguire la partita e diventa lui stesso il protagonista del match. Tra una parata e l’altra, il portiere continua a toccarsi il capo dopo ogni intervento finché non rimane definitivamente a terra quando Simone insacca il 2-0. Sostituito da Ilsanker, Konrad viene portato negli spogliatoi mentre i suoi subiscono anche la terza rete, sempre da Simone, che fissa il risultato finale sul 3-0.
La partita non finisce sul campo. Konrad viene portato in ambulanza in ospedale e mentre Capello parla di sceneggiata del portiere, gli austriaci annunciano il ricorso all’Uefa per ribaltare il verdetto sul campo o ripetere la partita.
La decisione della Uefa arriva qualche giorno dopo. Vittoria annullata per il Milan ma non concessa al Salisburgo con i rossoneri penalizzati anche di due punti (all’epoca non ne venivano assegnati tre per la vittoria) e San Siro addirittura squalificato per due giornate. Un verdetto quasi paradossale, forse scaturito per la mancanza di elementi realmente probanti sull’oggetto che ha colpito o meno il portiere austriaco.
Con i due punti di penalizzazione la situazione del Milan si complica. Con l’Aek Atene arrivano un pareggio e una vittoria, quest’ultima con la doppietta di Panucci sul neutro di Trieste, sul quale l’Ajax si impone nettamente per 0-2 alla penultima giornata.
Con i Lancieri qualificati e l’Aek eliminato, il Milan si gioca la qualificazione ai quarti all’ultima proprio con il Salisburgo in vantaggio di due punti sui rossoneri, obbligati a vincere per passare il turno. Si gioca al Prater di Vienna, nel gelo di una freddissima serata di dicembre. E’ il Milan a spuntarla con un gol di Massaro nel finale di primo tempo. Nel secondo tempo, il Salisburgo ci prova ma i rossoneri resistono e passano, eliminando Konrad e i suoi .
Ai quarti di finale, il Milan elimina il Benfica e in semifinale si impone nel doppio confronto sul Paris Saint Germain di Weah e Ginola. In finale, tornerà di nuovo al Prater di Vienna con l’Ajax già affrontata ai gironi. Gli olandesi si impongono ancora una volta con il gol decisivo di Kluivert su assist di Rijkaard.