Stefano Pioli ha parlato ai microfoni dei canali ufficiali dell’AC Milan dopo il rinnovo. Importantissime le parole del mister!
“Come nei matrimoni, c’è solo da rinnovare le promesse” diceva qualche giorno fa Stefano Pioli in conferenza stampa. Il momento del rinnovo è arrivato in fretta, in una giornata in cui gli animi non erano al top. L’entusiasmo si è risollevato grazie alla notizia del prolungamento di contratto di Stefano Pioli. Il mister rossonero ha firmato un nuovo accordo sino al 2025, facendo felici migliaia e migliaia di tifosi.
Dopo la firma, l’allenatore rossonero è stato ospite negli Studios del Milan per una lunga intervista. Di seguito tutte le dichiarazioni di Pioli.
Sul rinnovo: “Firmare il rinnovo di contratto col Milan è sempre qualcosa di molto emozionante. Ringrazio la società, la dirigenza e lo staff tecnico. Il contratto è stato preparato in fretta e io sono veramente felice di questo. Aspettavo questo momento”.
Sui tifosi: “Quando entriamo a San Siro ma anche quando siamo in trasferta sentiamo tutto il loro calore e il loro appoggio. Noi vogliamo ricambiare con i risultati, dando delle soddisfazioni. Anche nei momenti peggiori, in quelle partite difficili, non smettono di farci sentire tutto l’affetto. E questo ci aiuta a trarre anche le ultime energie da spendere sul campo”.
Sul suo rapporto col Milan: “Sono sempre stato molto positivo. Mi piace credere in quello che faccio, soprattutto una volta entrato a Milanello ho avvertito delle sensazioni positive. C’era l’ambiente giusto, il talento giusto e le ambizioni giuste. Tutto quello che serve per fare bene”.
Ambizioni della squadra: “Vogliamo essere ambiziosi. Sappiamo adesso cosa significa vincere, ma anche quanta fatica e quanto lavoro serve. Dobbiamo essere quasi ossessionati dall’essere ambiziosi e dal vincere ogni singola partita. Solo così possiamo arrivare ad altissimi livelli”.
Staff tecnico: “Ho uno staff non solamente importante a livello numerico, a competente ad ogni livello. Mi supportano tanto, sono tanto esigente con loro come loro nel mio lavoro. Li ringrazio davvero per tutto quello che mi trasmettono. Entusiasmo, passione e serietà”.
Cosa rappresenta il Milan: “E’ qualcosa che mi è entrato dentro. E’ difficile da descrivere. Lo sento a Milanello, lo sento a San Siro o negli stadi. Sento tanta responsabilità, ma anche tanta eccitazione. Sono felice, felice di allenare questo club”.
La partita più bella: “Ne abbiamo giocate tante di belle partite, ma la più bella è stata quella di Sassuolo. Siamo stati due mesi in apnea, e arrivare all’ultima partita e affrontarla con questo coraggio e questa forza è stato sorprendente e felice”.
Il futuro della squadra: “Possiamo crescere tanto. Ci stiamo riabituando a giocare partire impegnative con continuità. E’ un percorso di abitudine, di accrescere ancora di più la nostra mentalità. Solamente con la continuità puoi vincere, sia il campionato che le coppe. Anche se in Champions subentrano altri fattori, come situazione del momento, di episodi, e anche un pizzico di fortuna”.
La prima chiamata di Maldini: “Molta emozione ho provato. Me la ricordo benissimo la prima chiamata. Ero in trattativa con altre due squadre del campionato italiano. Ed ero in difficoltà su quale scegliere tra le due. Ma quando mi ha chiamato Paolo ho cambiato subito direzione e sono venuto a Milano ad incontrarlo. Non ho avuto alcun dubbio”.
Crescita personale: “Sicuramente mi sento cambiato. Parliamo di tre stagioni fatte di tante dinamiche, in cui ho approfondito il rapporto con i miei giocatori, ma anche di cambiamento nei metodi di lavoro”.
Lo Scudetto della scorsa stagione: “Se pensiamo alla passata stagione credo siano stati due i fattori che hanno che ci hanno portato allo Scudetto. Il derby di ritorno contro l’Inter e la vittoria a Roma sul finale col gol di Tonali. Lì ci siamo guardati e ci siamo detti che dovevamo vincerlo noi perché eravamo forti”.
Un altro tatuaggio per il Milan: “Si posso fare un altro tatuaggio se dovessi raggiungere un altro importante traguardo col Milan”.
A chi dedica il traguardo del rinnovo: “A mio padre, perché mi ha dato tantissimi insegnamenti. Perché era una persona onesta, un grande lavoratore, una persona seria. E anche se non c’è più oggi sarebbe davvero fiero di me”.