Interessante e piacevole intervista di Pierre Kalulu per il portale NSS Sports. Il difensore del Milan si è raccontato tra moda e calcio…
Pierre Kalulu rappresenta sicuramente la più grande rivelazione del Milan di Stefano Pioli. Da giocatore ancora non professionista, è stato prelevato da Paolo Maldini direttamente dai settori giovanili del Lione. Un’operazione costata praticamente nulla al club rossonero. Oggi, il duttile difensore rossonero ha un valore di mercato pari a 30 milioni di euro.
La sensazione è che di qui ai prossimi anni, Pierre possa crescere ancora e ancora, e affermarsi tra i migliori difensori al mondo. Di lui hanno stupito particolarmente il coraggio e la tranquillità sul campo. Insomma, già alla prima da titolare Kalulu non sembrava affatto un novellino. Ma non soltanto. La sua simpatia, ironia e socievolezza hanno conquistato il mondo Milan.
Oggi è un imprescindibile sotto tanti punti di vista. Interessante è la sua intervista rilasciata ai microfoni di NSS Sports. Pierre si è raccontato nel quinto episodio di More Than, parlando delle sue più grandi passioni: la moda e il calcio. Di seguito alcune delle sue dichiarazioni più significative.
Kalulu: “Quando non riesci dicono che sei troppo scarso”
Pierre Kalulu, tra le tante dichiarazioni, si è focalizzato anche sul suo Milan e i compagni. “Aver vinto subito lo scudetto è stata una gioia immensa. In squadra siamo tutti giovani per lo più e non ci rendiamo conto di quello che abbiamo fatto, perché quando inizi a fare qualcosa e riesci subito ti sembra che quella cosa sia facilissima, ma non è così”.
Importante il pensiero di Pierre su cosa significhi essere un difensore: “Quando sei un difensore ti deve piacere il lavoro sporco e rischiare il meno possibile ma ogni tanto rischiare qualcosa in più con il pallone ti trasmette una sensazione di gioia, però poi se riesci sei troppo forte e se fallisci sei troppo scarso”.
Kalulu ha continuato descrivendo il modo in cui vive le partite. Le sensazioni e la pressione: “Io sono un giocatore che sente pochissimo la pressione. Credo la tensione vera, quella che ti crea un nodo allo stomaco la devi sentire appena entri in campo, mai prima. Ad esempio noi giochiamo domenica alle 20:45, se non sono le 20:35 io ancora non sento niente, poi mi arrivano le sensazioni giuste ed entro nel clima partita. Quando hai la mia età magari non te ne rendi sempre conto”.
Infine, piccolo accenno al calcio in Italia. Secondo Pierre la passione per il calcio in Italia è qualcosa di speciale: “Il calcio in Italia è importantissimo per i tifosi, quindi è giusto dare il massimo per loro. Magari quando sei italiano e vivi sempre in Italia per te è una cosa normale, ma se vai all’estero capisci come sia una passione fortissima”.