Si continua a parlare del rigore che ha condizionato Milan-Chelsea. C’è la presa di posizione di Mason Mount che lascia davvero pochi dubbi
Mason Mount è stato uno dei protagonisti di Milan-Chelsea. Il fantasista di Potter ha fornito l’assist per il secondo gol del match, di Aubameyang ma è stato soprattuto il calciatore sul quale è stato fischiato il rigore.
Un rigore che ha fatto esplodere di rabbia tutto il mondo rossonero. Le polemiche non si sono ancora placate. I tifosi si sentono pesantemente danneggiati da un arbitro per nulla all’altezza.
Alla mente sono tornati tutti gli episodi che hanno condizionato il cammino del Diavolo in Champions League, la scorsa stagione. Ci risiamo, anche ieri un errore sesquipedale del fischietto tedesco.
Milan-Chelsea, l’ammissione di Mount
Davvero in pochi hanno dubbi sul fatto che ieri il Milan sia stato danneggiato. Mason Mount – intervenuto sui canali ufficiali del Chelsea – con estrema onestà ha confermato di essere stato sorpreso di quanto successo: “Fik è un mio compagno, lo conosco da molto tempo e ho vissuto per lui in quella situazione, ero davvero affranto. Non credo che ci fosse l’espulsione. Era rigore? Forse sì. Sono un giocatore onesto e voglio cercare di segnare un gol e lui mi ha tirato un po’ indietro, ma mi dispiace per lui per quella decisione. È difficile”.
“L’ho sentito che cercava di tirarmi indietro, ma stavo correndo verso la porta, quindi non sarei caduto e sentivo come se potessi ancora avere l’opportunità di segnare. Quindi ho continuato, non ho segnato e poi ovviamente l’arbitro ha fischiato e ha dato subito il penalty. Sono rimasto un po’ sorpreso in quell’istante perché lo avevo superato, avendo modo di poter segnare. E’ stato difficile vederlo cacciato via. Vuoi sempre giocare 11 contro 11… forse ha rovinato un po’ il match”.