Chelsea e Milan tornano ad affrontarsi in Champions League ventitré anni dopo l’unico precedente nella massima competizione europea. Vi raccontiamo come è andata a Stamford Bridge
Stagione 1999-2000, il Milan si presenta ai nastri di partenza della nuova annata da Campione d’Italia in carica grazie allo Scudetto vinto inaspettatamente la stagione precedente in un esaltante testa a testa con la Lazio.
Sulla panchina rossonera c’è Alberto Zaccheroni. Suo il merito di aver riportato il Milan anche a disputare nuovamente la Champions League dopo tre anni di assenza. Proprio il ritorno nella massima competizione europea favorisce una corposa campagna acquisti estivi con gli arrivi di Shevchenko, Serginho e Gattuso, protagonisti poi del ciclo vincente con Ancelotti.
Il sorteggio Champions pone il Milan in un girone insidioso con il Chelsea, il Galatasaray e l’Hertha Berlino. Sarà proprio la sfida con i Blues a Stamford Bridge del 15 settembre 1999 a inaugurare il cammino dei rossoneri che, come vedremo, avrà un epilogo inaspettato.
Contro i londinesi allenati da Gianluca Vialli, Zaccheroni si affida ad Abbiati in porta, difesa a tre con Ayala, Costacurta e Maldini, in mediana Helveg, Albertini, l’esordiente Gattuso e Guly, in avanti Leonardo supporta Bierhoff e Sheva. Chelsea già all’epoca molto competitivo con Vialli che schiera tre campioni del Mondo con la Francia (l’ex Desailly con Lebouef e Deschamps) e in attacco l’idolo dei tifosi di casa, Gianfranco Zola, in coppia con l’ariete norvegese, Tore Andre Flo che qualche anno dopo vedremo in Serie A con la maglia del Siena.
Chelsea-Milan, la partita
A Stamford Bridge è il Chelsea a fare la partita. Zola è una spina nel fianco della difesa rossonera che riesce comunque a contenere le avanzate dei Blues nel primo tempo con un unico vero brivido procurato da un’incursione dell’ex Foggia, Dan Petrescu. Nella ripresa, la partita è più emozionante. Zola colpisce prima il palo poi costringe Abbiati a una gran parata. Nel finale, poi, è il Milan (in campo la maglia del Centenario) a sfiorare il vantaggio con una conclusione spiovente di Leonardo che si infrange sulla traversa della porta difesa dall’olandese De Goey.
Finisce 0-0, un pareggio che sarà replicato anche nel ritorno a San Siro con l’1-1 sancito dai gol di Bierhoff e Wise. Un pari quest’ultimo che influirà e non poco sulla sorte del Milan in quel girone di Champions. Le due sconfitte, in trasferta, con Hertha Berlino e Galatasaray provocheranno l’eliminazione dei rossoneri, ultimi nel gruppo dopo il ko all’ultima giornata per 3-2 contro i turchi trascinati da Hakan Sukur. Con quella vittoria, il Galatasaray si guadagna il terzo posto che vale la “qualificazione” in Coppa Uefa poi vinta in finale contro l’Arsenal.