Si parla di Rafael Leao. L’attaccante è diventato un giocatore fondamentale, paragonabile ai grandi campioni. Il parere del giornalista è cambiato
Dopo l’assenza per squalifica, il Milan tornerà a riabbracciare il suo campione. Contro l’Empoli, Stefano Pioli potrà contare su Rafael Leao. A San Siro senza il portoghese i rossoneri hanno dimostrato di poter giocare bene ma le accelerate, i dribbling dell’ex Lille sono mancati parecchio.
Leao è stato il vero grande trascinatore, negli ultimi due mese, del Milan di Stefano Pioli, diventato poi campione d’Italia. Il portoghese ha cambiato passo, ha svoltato, riuscendo a convincere gli scettici.
In passato anche Carlo Pellegatti non era totalmente convinto di Leao, oggi è il suo primo tifoso. Le parole usate, nel corso del suo intervento giornaliero su YouTube, non lasciano alcun dubbio in merito al suo pensiero sul portoghese: “E’ vero che ero scettico su Leao, un calciatore ciondolante e poco continuo ma ho cambiato idea. Ho ammesso non l’errore perché ricordo a tutti quei tifosi che si dicevano scandalizzati per aver ceduto Hauge e non Leao, io non ero tra quelli ma Leao non era uno di quelli che mi aveva convinto del tutto. Signori, ora ho cambiato idea. Gli ultimi due mesi del portoghese sono stati straordinari. Ora Leao può giocare come vuole, può avere le pause che vuole, è un giocatore unico.
Paragoni con i grandi del calcio europeo – “Mbappe e Haaland più forti? Ho detto che il francese è più forte e che il norvegese è un’altra tipologia di giocatore, è un grandissimo centravanti ma Leao ha qualcosa di diverso – prosegue Carlo Pellegatti -. Haaland è bravissimo ma Leao ha qualcosa di unico come Mbappe. Di bomber come il norvegese anche il Milan ne ha avuti un milione. Leao, Mbappe, Kaka sono giocatori unici, sono giocatori diversi…”