Ricardo Kakà passa dal calcio ad un’altra attività. Il brasiliano ex Milan intende mettersi alla prova in uno sport molto faticoso.
Uno dei calciatori più amati e osannati di inizio anni 2000, sia in casa Milan che nel resto del panorama calcistico. Stiamo parlando di Ricardo Kakà.
Il fantasista brasiliano ha giocato per diverse stagioni in Italia, proprio con la maglia rossonera. In carriera ha vinto praticamente tutto, tra Champions League, Scudetto e persino un Mondiale da giovanissimo con la Seleçao.
Kakà ha dato l’addio al calcio giocato ormai da tempo. Nel 2017, dopo un’ultima esperienza da calciatore all’Orlando City, ha appeso gli scarpini al chiodo. Ma l’ex milanista non vuole perdere il suo spirito sportivo a ha deciso di provare in una vesta completamente nuova.
Da calciatore a maratoneta: la nuova avventura di Kakà
Una delle caratteristiche migliori di Kakà in campo, per chi lo ricorda bene nell’apice della sua carriera, era sicuramente la capacità di correre rapidamente ed in modo fluido palla al piede, spaccando in due le difese. I tifosi del Milan ricordano in tal senso le reti in Champions a Celtic e Manchester United, con vere e proprie cavalcate solitarie del brasiliano.
Proprio la corsa sarà il futuro di Kakà. Ma stavolta senza la sua amata palla rotonda. L’ex campione paulista infatti è deciso a lanciarsi in una nuova avventura sportiva: ovvero la maratona. Incomincerà molto presto dall’evento a Berlino che ha attratto talmente tanto Ricky da spingerlo verso questo nuovo sport.
L’ex fantasista ha deciso di iscriversi alla storica Maratona di Berlino, che si correrà domenica 22 settembre. Kakà ha rivelato: “Quello che mi porto dallo sport professionistico è più che altro la mentalità. Il mio corpo era abituato ad altri movimenti. Una maratona pianeggiante, una città molto bella, una buona atmosfera: l’intero pacchetto mi ha fatto venire voglia di correre a Berlino”.
Insomma Kakà da calciatore e campione palla al piede diventerà dunque un maratoneta d’eccezione. Un vero e proprio cambiamento, visto che come da lui stesso riferito la corsa a lunghe distanze prevede tutto un altro tipo di sforzo e preparazione, rispetto agli scatti all’interno del rettangolo verde. Chissà se lo storico numero 22 del Milan primeggerà anche in questa disciplina come fatto per più di un decennio nella Serie A italiana.