L’ex giocatore del Milan in un certo qual senso ha rinfacciato al club la mancata possibilità di avere uno spazio in Prima Squadra…
Nel 2020 si pensava fosse arrivato in rossonero l’erede naturale di Theo Hernandez. C’è stato molto clamore attorno all’acquisto di Milos Kerkez, il classe 2003 ungherese di ruolo terzino sinistro. Osservato per diverso tempo dagli scout rossoneri, aveva convinto Paolo Maldini e Frederic Massara a puntare su di lui.
Ed effettivamente, prima dell’approdo al Milan si diceva un gran bene del giovanissimo. Il Milan lo ha prelevato dalla squadra ungherese dell’ETO Gyor per 200 mila euro, per poi rivenderlo lo scorso gennaio alla cifra di 2 milioni di euro. Una plusvalenza niente male per il club rossonero, che alla fine non è rimasto completamente soddisfatto dalla crescita del terzino 2003.
Oggi, Kerkez gioca tra i grandi, nella Prima Squadra dell’AZ Alkmaar. Lo stesso avrebbe voluto fare al Milan, dove invece ha vestito esclusivamente la maglia Primavera. Il giocatore pensa tutt’ora che avrebbe meritato ampiamente uno spazio tra i big di Stefano Pioli. In un’intervista a Scouted Football ha ribadito il suo rammarico per non essere riuscito a mettersi in mostra nella Prima Squadra rossonera. In un certo qual senso, le parole di Milos nascondono un rinfacciamento nei confronti del Milan.
Kerkez ha innanzitutto raccontato il periodo di transizione che lo ha portato al Milan. La trattativa è stata sbloccata da Maldini in persona: “C’era molto interesse su di me durante l’inverno. In realtà io volevo rimanere in Ungheria per crescere fisicamente e partire in estate. Ma due giorni prima della chiusura del mercato, Maldini mi ha chiamato personalmente. Ha incontrato me e mio padre, abbiamo parlato, ed è stata una grande attrazione per me. Sai quando Maldini ti chiama, non ci sta a pensare”.
Vengono i nodi al pettine quando Milos racconta dei suoi allenamenti con la Prima Squadra. Pensava di meritare di più l’attenzione di Pioli e dei dirigenti: “È stato pazzesco allenarsi con la prima squadra. La prima volta che ci sono andato, e mi stavo guardando intorno, c’erano Ibra, Hernández e Leão. Era tutto nuovo per me. È stato incredibile, davvero una bella esperienza. Allo stesso tempo volevo mettermi in mostra, mi stavo allenando molto duramente. Volevo mostrarmi all’allenatore e dimostrare che potevo far parte della squadra”.
E date le alte aspettative non soddisfatte, Milos ha preso la decisione di lasciare il club e cogliere l’occasione in un altro club: “Mi aspettavo più chiamate in prima squadra. Mi aspettavo di avere una possibilità perché stavo giocando meglio di qualsiasi terzino del campionato Primavera. Il Milan è ovviamente un grande club e non è facile da giovane avere una possibilità lì. Ma penso che con le mie prestazioni e quello che ho fatto forse meritavo una possibilità, ma ogni club ha la sua filosofia su come lavorano con i giovani, quindi alla fine ho deciso di lasciare e giocare nel calcio dei grandi”.
Forse, a Kerkez serviva un pò più di pazienza!