L’attaccante del futuro: il Milan è pronto ad investire per regalarsi un giovane calciatore che possa dare una mano ai giocatori attualmente in rosa
E’ un Milan ancora in difficoltà in attacco. Stefano Pioli lo scorso anno è stato alle prese con i guai fisici di Zlatan Ibrahimovic e Ante Rebic.
A gennaio, il Diavolo ha acquistato Marko Lazetic, che però non si è rivelato pronto per la prima squadra. Il peso dell’attacco, nella parte finale di stagione, è stato, dunque, sulle spalle di Olivier Giroud.
L’estate sembrava aver cambiato le cose, con l’acquisto di Divock Origi e il ritorno a pieno regime dell’attaccante croato. Proprio l’ex Eintracht Francoforte aveva stupito tutti con un inizio sorprendente ma i problemi alla schiena lo hanno nuovamente fermato.
Origi, invece, non è mai praticamente sceso in campo, se non per qualche spezzone di gara. Troppo poco per essere soddisfatti. L’ex Liverpool è volato in Belgio per cercare di risolvere, una volta per tutte, i problemi al tendine che lo stanno condizionando in questo periodo.
E’ ovvio, però, che il Milan è chiamato a guardare al futuro. Serve un attaccante che possa dare una mano importante alla squadra. Un calciatore giovane, integro fisicamente, che possa convivere perfettamente con gli schemi di Stefano Pioli.
Una poltrona per tre
In questi giorni si è tornati a parlare di attaccanti per il Milan. Si cerca un profilo giovane che abbia già maturato un’esperienza importante. Deve essere capace di giocare come prima punta ma anche sulla trequarti. In sintesi un profilo più come Ante Rebic.
Ecco perché sul taccuino del Diavolo continuano ad esserci Jonathan David, classe 2000 del Lille, e Noa Lang, classe 1999 del Club Brugge. Per l’attaccante, nato in America ma nazionale canadese, il prezzo è decisamente più alto, sui 40/50 milioni di euro. Per l’olandese, invece, potrebbero bastarne sui 25 milioni.
Stesso prezzo per l’ultima idea del Milan, Noha Okafor, 22enne del Salisburgo, che si è messo in mostra proprio contro i rossoneri. Il Diavolo è rimasto stregato dalle sue qualità. Da solo, con la sua tecnica e velocità, ha messo in difficoltà tutta la retroguardia del Milan. Serve però fare in fretta. Come accade spesso con i calciatori del club austriaco, il Lipsia ha una corsia preferenziale.