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Milan-Dinamo Zagabria, un precedente nel segno di Sheva: che doppiette – Video

La sfida tra Milan e Dinamo Zagabria non sarà un inedito in Champions League. C’è stato già un precedente a inizio millennio con in palio un traguardo importante

Non certo  un’estate esaltante quella del 2000 per il Milan e i tifosi rossoneri. Un inizio di stagione decisamente turbolento quello per i rossoneri di Zaccheroni, terzi nel precedente campionato alle spalle di Lazio e Juventus.

Andryi Shevchenko (Ansa Foto)

Turbolento non certo per questioni di campo. Nel giorno del raduno, infatti, il presidente Silvio Berlusconi critica pesantemente le scelte del c.t. della Nazionale, Dino Zoff, all’indomani della finale di Euro 200 persa dall’Italia contro la Francia già campione del mondo in carica. Di ritorno dall’Olanda, Zoff, in seguito alle dichiarazioni di Berlusconi si dimette e di lì a poco sarà sostituito da Trapattoni.

Quel giorno, nella stessa conferenza stampa, Berlusconi promette ai tifosi del Milan, l’arrivo di uno dei primi cinque calciatori più forti del momento. La scelta ricadrà su Fernando Redondo del Real Madrid. Il fortissimo centrocampista argentino si infortuna subito al ginocchio durante la preparazione estiva, un crack che ne condizionerà l’intera esperienza in rossonero.

Senza Redondo, Zaccheroni e i suoi affrontano già in estate un impegno decisivo per il resto della stagione ovvero il preliminare di Champions League contro l’insidiosa Dinamo Zagabria.

Milan-Dinamo Zagabria, il precedente da ricordare

Era una squadra ostica quella Dinamo con i nazionali croati Butina (in porta), Biscan (che di lì a poco sarebbe passato al Liverpool) e l’attaccante Balaban, anche lui destinato alla Premier League con l’Aston Villa. Senza i tre nuovi acquisti di quell’estate titolari (oltre a Redondo ko, Roque Junior e Comandini partono dalla panchina), il Milan gioca l’andata in casa a San Siro.

I tifosi della Dinamo provocano qualche tafferuglio sugli spalti e cominciano a lanciare fumogeni quando Pilipovic batte Abbiati con uno splendido colpo di testa al 19′.  Ci pensa il solito Shevchenko a rimettere subito in carreggiata il Milan con il pari immediato su colpo di testa da distanza ravvicinata. “Voglio il pareggio subito”, ha esclamato Carlo Pellegatti nella telecronaca di Milan Channel, un desiderio subito esaudito.

Nella ripresa, la dinamica si ripete. Punizione di Albertini e deviazione ravvicinata di Sheva per il 2-1 al 59′. Con il vecchio regolamento delle coppe europee, un gol non metteva al sicuro il Milan in vista del ritorno in programma al Maksmir. Ed ecco, il gol che non ti aspetti al 90′. Lo segna Gianni Comandini, in una delle due serate da ricordare in rossonero. L’altra ci sarà 9 mesi dopo, nello storico Derby vinto per 6-0 dal Milan.

La settimana seguente, nel match di ritorno, il Milan trionfa a Zagabria 3-0 con un’altra doppietta di Shevchenko e il gol finale di Jose Mari. Qualificatosi ai gironi, il Milan sarà eliminato nella seconda fase a gruppi con Deportivo La Coruna, Galatasaray e PSG. Fatale il pari interno con il Deportivo che porterà anche all’esonero di Zaccheroni, sostituito da Cesare Maldini.

Scritto da
Alessandro