Una situazione abbastanza curiosa viene fuori dalle carte della disputa fra i due ex proprietari del Milan, riguardante l’imprenditore cinese
C’è un dettaglio interessante emerso tra le carte in merito a un proprietario passato del Milan, che getta un’ombra di mistero su una determinata situazione, ma cerchiamo di andare con ordine.
Blue Skye Financial Partners, società gestita da Gianluca D’Avanzo e Salvatore Cerchione, ha rinunciato a fare ricorso contro Elliott sulla vendita del Milan a RedBird. La società lussemburghese ha preso atto che un ricorso di questo tipo non è più possibile perché l’udienza ha specificato che la compravendita è stata perfezionata già a fine agosto. C’è però un dettaglio in merito alla causa che incuiriosisce.
Questo dettaglio riguarda l’ex proprietario rossonero Yonghong Li, a capo del club prima dell’arrivo del fondo Elliott. L’imprenditore cinese perse il controllo del Milan in favore degli statunitensi a causa del mancato aumento di capitale di una tranche da 34 milioni, dopo che Elliott gli aveva prestato 303 milioni nel 2017 per il closing con la Fininvest.
Come sottolineato da Calcioefinanza, ciò che interessa è che nelle carte della causa intestata da Blue Skye, si legge che la richiesta arriva da “Rossoneri Sport Investment Co. Limited, una società di honk Kong riferibile a Mr. Lee Sui Har, titolare delle azioni di AC Milan prima del trasferimento a Project Red Black.
Secondo quanto appreso dal portale di calcio ed economia, questo fatidico Mr. Lee Sui Har sarebbe proprio Yonghong Li, chiamato con un altro nome, rispetto a quello con cui si è fatto conoscere da proprietario del Diavolo.