Olivier Giroud ha rilasciato un’interessante intervista dopo la bella vittoria nel derby contro l’Inter. L’attaccante ha toccato diversi temi…
Ancora una volta Olivier Giroud si è girato! E lo ha fatto nello stesso stadio, nella stessa porta e sempre nel derby. Lo sparviero è ormai una certezza per questo Milan. Un attaccante da gol pesanti dicevano, e come si può dare torto a tale affermazione? Esperienza, talento e classe al servizio di una squadra di giovani che ha bisogno di guide come Olivier Giroud e Zlatan Ibrahimovic.
Il gol nel derby lo incorona ancora una volta re di Milano e i tifosi non possono che essere innamorati pazzi di Oliviero lo sparviero. La rete contro l’Inter di ieri è la sua trecentesima in carriera, un grande traguardo che raggiunto con la maglia del Milan addosso ha un sapore ancora più speciale. L’attaccante ex Chelsea ha concesso stamane una bella intervista per Telefoot, rinomato media francese. Tanti i temi toccati da Giroud: dal derby, alla Champions League, per arrivare ai fatidici Mondiali.
Eccola di seguito:
Trecento in carriera: “E’ motivo di orgoglio, trecento gol è un gran bel numero. Spero di non fermarmi qui. Sono stato felice di poterlo fare bene su un bell’assist del mio compagno Leao. I miei gol più belli? Beh il tiro al volo in Francia-Svezia sicuramente , poi la rovesciata con il Chelsea contro l’Atlético e un’altra rovesciata contro la Stella Rossa. Ma non sono gli unici, ce ne sono stati altri molto belli”.
Chelsea rivale di Champions League: “Spero in un caloroso benvenuto a Londra. Ho lasciato il club assolutamente in buoni rapporti, come con tutti gli altri club. Tornare con il Milan contro Chelsea è un fatto grandioso per me. Credo che sarà un bel momento”.
Come si sente: “Ho ancora tanta motivazione e determinazione. Penso che lo stato d’animo sia importante alla mia età. Vorrei tanto continuare se il mio corpo lo permette. Ne stavo discutendo con Ibrahimovic . Per lui è lo stesso, è ancora affamato come me”.
Francia e Mondiali: “Non ne so nulla onestamente, anche perché non sono io l’allenatore. Ma ovviamente deve essere un obiettivo per me. Con la mia storia con la Francia, avere la possibilità di giocare un terzo Mondiale sarebbe una chance. Non dico che non ci penso, o che non è un obiettivo, sarebbe una bugia. L’obiettivo numero uno è la vita quotidiana con il Milan, la Francia rimane un bonus. Se sarò campione del mondo per la seconda volta, dovrò fare qualcosa di un po’ folle… Radermi la barba ad esempio (ride ndr)!”.