Stefano Pioli ha fatto le sue scelte in vista della Champions League. Tra sorprese e certezza, una esclusione su tutte va discutere
Ormai è notizia di dominio pubblico, anche se non è stata comunicata ufficialmente, la lista dei calciatori del Milan che prenderanno parte alla prossima Champions League.
Nella serata di ieri, come raccolto dalla redazione, sono stati esclusi i tre nuovi acquisti Adli, Vranckx e Thiaw oltre a Tatarusanu, all’infortunato Ibrahimovic e a Bakayoko.
La lista completa:
2. Davide Calabria
4. Ismael Bennacer
5. Fode Ballo Touré
8. Sandro Tonali
9. Olivier Giroud
10. Brahim Diaz
12. Ante Rebic
16. Mike Maignan
17. Rafael Leao
19. Theo Hernandez
20. Pierre Kalulu
21. Sergino Dest
23. Fikayo Tomori
24. Simon Kjaer
25. Alessandro Florenzi
27. Divock Origi
30. Junior Messias
32. Tommaso Pobega
33. Rade Krunic
46. Matteo Gabbia
56. Alexis Saelemaekers
83. Antonio Mirante
90. Charles De Ketelaere
Non è stato facile per Stefano Pioli escludere alcuni dei suoi calciatori dalla competizione più attesa e importante. Sono state scelte dolorose, come ammesso dallo stesso tecnico in conferenza stampa, che stanno facendo discutere. Tre acquisti, Thiaw, Vranckx e Adli, fuori hanno delle motivazioni chiaramente logiche che però non trovano molto d’accordo i tifosi.
Il tedesco e il belga pagano certamente l’essere arrivati nelle ultime ore di mercato. Avendo in rosa già quattro centrali e quattro centrocampisti, è apparsa fin da subito, la decisione più giusta. I dubbi maggiori nascono per l’ex Bordeaux. Il suo possibile taglio era nell’aria ma i tifosi rossoneri – basta farsi un giro sui social per rendersene conto – hanno sperato fino alla fine di vederlo in lista.
L’estate del francese, d’altronde, è stata più che positiva ma è evidente che Pioli ha deciso di puntare su calciatori di cui si fida maggiormente e con un’esperienza diversa. Adli, che al momento è visto soprattutto, come un’alternativa sulla trequarti, è stato così bocciato, a favore di Brahim Diaz. In molti avrebbero fatto una scelta diversa ma lo spagnolo, con la dieci sulle spalle, ha dimostrato di poter essere alla causa. L’anno scorso in Europa, d’altronde, non ha fatto certo male.
Era scontata, invece, la presenza di Dest, che può ricoprire più ruoli ma soprattutto quello di terzino destro. Florenzi potrebbe averne per molto e l’americano diventa dunque indispensabile.