Il 31 agosto 2002, il Milan acquista Alessandro Nesta dalla Lazio. Un colpo di mercato sensazionale che cambierà la storia rossonera
Estate 2002, quella post Mondiale di Corea e Giappone, una delle più belle e avvincenti vissute dai tifosi del Milan.
Il campionato precedente si era concluso con la qualificazione in Champions League ottenuta in extremis grazie alle ultime due vittorie con Verona e Lecce. Ancelotti era subentrato a Terim a stagione in corso e aveva riportato il Milan nella massima competizione continentale dopo un anno di purgatorio in Coppa Uefa.
Il ritorno in Champions League è stato il viatico per una campagna acquisti formidabile, iniziata, peraltro, con un certo scetticismo. I primi arrivi Tomasson, Simic e Seedorf (quest’ultimi presi dall’Inter) non scaldano i tifosi, un’impressione davvero erronea come dimostreranno i mesi avvenire.
Entusiasmo alle stelle, invece, per l’acquisto di Rivaldo. Fresco campione del Mondo con il Brasile, l’attaccante si svincola dal Barcellona. Galliani fiuta l’affare e piazza un colpo sensazionale e inaspettato che, tuttavia, poi si rivelerà al di sotto delle attese.
I quattro primi nuovi acquisti, cui si aggiungerà anche il ritorno di Dida, saranno in campo in quello che è stato uno spartiacque decisivo nella storia del Milan del nuovo millennio ovvero il preliminare di Champions League contro lo Slovan Liberec. I cechi sembravano un avversario nettamente alla portata di quel Milan che, tuttavia, si qualifica in grande sofferenza con l’1-0 dell’andata e il ko 2-1 nel ritorno. Decisivi i gol di Pippo Inzaghi.
Galliani lo disse più volte quell’estate. La qualificazione in Champions League sarebbe servita al Milan per finanziare un altro grande acquisto. Dall’addio di Franco Baresi, i rossoneri non avevano più avuto un difensore centrale all’altezza. Era quello il ruolo sul quale si doveva investire pesantemente.
Il primo obiettivo del Milan per rinforzare la difesa, nell’estate 2002, è stato Fabio Cannavaro, in uscita dal Parma. Alla fine la spunta l’Inter che acquista il futuro capitano della Nazionale per 23 milioni di euro. Non c’erano ancora i social ma, indubbiamente, l’arrivo di Cannavaro in nerazzurro delude e non poco i tifosi rossoneri che riprendono animo quando, il 12 agosto, Galliani incontra l’allora presidente della Lazio, Sergio Cragnotti, a Porto Rotondo in Sardegna.
Nell’incontro tra i due dirigenti, immortalato da una foto pubblicata sui quotidiani sportivi nazionali, si è parlato per la prima volta del possibile arrivo di Nesta al Milan. Galliani getta subito acqua sul fuoco di fronte alle richieste della Lazio che per liberare il suo Capitano chiede 45 milioni. “Nesta non è compatibile con il nostro bilancio“, ha chiosato l’ex a.d. rossonero. Anche il presidente Berlusconi sembra chiudere la porta all’investimento poi tutto cambia con la citata qualificazione in Champions.
Venerdì 31 agosto 2002 poco dopo il sorteggio dei gironi con il Milan capitato nel gruppo di ferro con Bayern Monaco, Deportivo La Coruna e Lens, al termine di un’ultima frenetica giornata di mercato, Galliani trova l’accordo con Cragnotti e acquista Nesta dalla Lazio per 31 milioni di euro, un prezzo che fa quasi sorridere, per il valore del giocatore, di fronte alle valutazioni odierne. Decisive le difficoltà finanziarie del club biancoceleste che costringono la Lazio a un’altra dolorosa cessione concomitante, quella di Crespo all’Inter.
Un colpo di mercato sensazionale quello di Nesta al Milan. Per celebrarlo, Milan Channel interrompe le trasmissioni lasciando l’immagine del difensore a tutto schermo per quasi una giornata intera. L’indomani sia Nesta che Crespo arrivano a Milano presentandosi ai nuovi tifosi, a San Siro, in occasione di un Derby amichevole prima dell’inizio del campionato.
Più in là, Nesta ha rivelato di essersi sentito piuttosto scosso per il suo improvviso arrivo al Milan. Lasciare la Lazio da capitano e idolo indiscusso dei tifosi non è stato facile. Di lì a poco però i risultati ottenuti sul campo lo ripagheranno della scelta.
Con il Milan, Nesta vincerà tutto quello che c’era da vincere: 2 Champions League, 2 Scudetti, 1 Mondiale per Club (con un gol nella finale con il Boca Juniors), 2 Supercoppe Europee, una Coppa Italia, 2 Supercoppe Italiane.
Eh si, quel 31 agosto 2002, la storia del Milan è davvero cambiata …