Che avversario troverà il Milan di fronte questo pomeriggio al Mapei Stadium? Certamente diverso da quello del 22 maggio.
Sassuolo e Mapei Stadium per i tifosi del Milan sono due fattori che evocano straordinari ricordi. Risalenti solo a tre mesi fa, quando i rossoneri sul campo degli emiliani conquistarono l’ultimo Scudetto.
Era il 22 maggio scorso, un pomeriggio umido e quasi estivo, ma ciò che si percepiva al Mapei era solo l’entusiasmo del tifo rossonero e lo strapotere in campo degli uomini di Stefano Pioli. Il 3-0 finale consegnò meritatamente il titolo al Milan.
Oggi pomeriggio, alle ore 18:30, si replica Sassuolo-Milan. Ma cosa è cambiato negli uomini di Alessio Dionisi tre mesi dopo quella partita magica? Andiamo a scoprirlo nel dettaglio.
Mercato e nuovo modulo, il Sassuolo ha cambiato volto
Come detto Dionisi è ancora a capo dell’area tecnica del Sassuolo. Un allenatore giovane e con le idee chiare, ma qualcosa di sostanziale è cambiato in questi mesi estivi, anche grazie alle scelte sul mercato.
Lo scorso anno, salvo qualche esperimento sporadico, il Sassuolo giocava con il 4-2-3-1 come modulo di partenza, sfruttando il dinamismo di Frattesi e Lopez in mezzo al campo e la qualità di tre fantasisti come Berardi, Raspadori e Traoré alle spalle di un’unica punta, come Scamacca.
Con i movimenti di mercato la fisionomia del Sassuolo è leggermente cambiata. Tre elementi offensivi importanti come Scamacca, Raspadori e Djuricic hanno lasciato il Mapei. Con loro anche il centrale Chiriches e il capitano Magnanelli. Non sono mancati però gli innesti importanti: attacco quasi rivoluzionato con gli arrivi di Pinamonti dall’Inter, il promettente Alvarez dal Penarol e il fantasista Thorsveldt dal Genk.
Il Sassuolo 2022-2023 però propende per giocare con un modulo diverso, il 4-3-3 come base quasi standard. Inoltre Dionisi sta provando nuove soluzioni in fatto di posizionamenti e uomini. Intoccabile la difesa a quattro, con il turco Ahyan o il rientrate Erlic ad affiancare il veterano Ferrari. In mediana Lopez è schierato da metronomo accanto al quale giocano due mezzali come Frattesi e il brasiliano Matheus Henrique.
Un centrocampo più dinamico e tecnico possibile, a sostegno di un tridente d’attacco sorprendente. Intoccabile capitan Berardi come esterno destro, tra l’altro fresco di rinnovo a vita. Pinamonti come punta centrale al posto di Scamacca e la scelta Kyriakopoulos a sinistra. Il greco, che nasce terzino, sta diventando una sorta di ala aggiunta in attesa del rientro di Traoré dall’infortunio.
Dunque oggi il Milan troverà di fronte un Sassuolo discretamente diverso rispetto a quello del 22 maggio scorso. Sicuramente più motivato e pronto a stupire il proprio pubblico. Ma ciò che non cambia è la filosofia di gioco: Dionisi insisterà su schemi studiati, manovra ampia e tanto giro-palla. Sarà compito del Milan di Pioli impostare nuovamente la propria partita con una partenza sprint, come visto nel giorno del trionfo tricolore.