Novità in arrivo in dirigenza con il closing societario. Il neo proprietario del Milan Gerry Cardinale sta già cambiando qualcosa.
Settembre sarà un mese importantissimo per il Milan. Non soltanto per il fitto calendario che vedrà i rossoneri impegnati sul fronte campionato e quello Champions League.
Ma soprattutto perché nelle prossime settimane si definirà ufficialmente il closing societario. In pratica RedBird Capital prenderà in mano il controllo dell’A.C. Milan, subentrando alla proprietà Elliott Management.
In questi ultimi tempi il patron Gerry Cardinale ha recuperato i 600 milioni di euro che verserà immediatamente nelle casse di Elliott, mentre la famiglia Singer garantirà i restanti 600 milioni come soggetto prestante, così da restare all’interno della società.
Cosa cambierà nella dirigenza Milan con RedBird
Non c’è ancora una data precisa, ma l’impressione è che nel giro di una decina di giorni Cardinale e soci sbarcheranno a Milano per concludere l’affare e prendere possesso del 99,9% delle quote rossonere. Come scrive oggi La Repubblica, Elliott si garantirà un tasso di interesse al 7%, il pegno sulle azioni come garanzia e un posto di rilievo nel CdA, con due membri scelti di diritto.
Ma cosa cambierà all’interno del club, per quanto riguarda la dirigenza ed i consiglieri? Qualcosa sicuramente varierà, anche se sono stati già confermati a capo dell’area tecnica sia Paolo Maldini che Frederic Massara, grazie ai rinnovi di contratto siglati a giugno scorso.
In uscita sembra invece esserci Ivan Gazidis. L’amministratore delegato scelto da Elliott e fautore di un’ottima campagna commerciale e di sponsorship per il Milan, dovrebbe lasciare la propria poltrona. Il suo contratto scadrà a novembre prossimo e difficilmente RedBird lo tratterrà.
Al suo posto, Cardinale sembra aver già individuato un nome ideale. Non si tratta di un manager vicino alla sua società, bensì un personaggio già piuttosto addentro alle questioni Milan. Vale a dire Giorgio Furlani, portfolio manager di Elliott e consigliere d’amministrazione dell’AC Milan. Un profilo che dunque sarebbe ben visto anche dalla famiglia Singer, proprio perché collabora da tempo con la loro società.
Confermato anche Paolo Scaroni. L’ex amministratore di ENI dovrebbe mantenere il posto come presidente del Milan. Cardinale si fida della sua esperienza in particolar modo per il lavoro che sta attuando per il progetto stadio, visti i legami di Scaroni con il Comune di Milano e con i dirigenti interisti.