In Spagna tiene banco la difficile situazione societaria in casa Barcellona e tra le proposte c’è anche quella di seguire il modello rossonero
Il Milan degli ultimi anni è stato qualcosa di esemplare davvero sotto tutti i punti di vista e non stupisce affatto che possa essere preso a modello dagli altri club, anche all’estero.
Il lavoro svolto da Elliott a livello societario e da Maldini e Massara a livello dirigenziale è stato ai limiti della perfezione e viene ammirato da tutte le società che puntino a una crescita nel medio e lungo termine. Tra queste c’è il Barcellona, un club storico che sta attraversando un periodo di crisi profonda, dal punto di vista economico e di conseguenza anche da quello calcistico.
In Spagna analizzano la situazione da diverso tempo e tra le varie riflessioni c’è chi pensa che i blaugrana debbano basarsi sul lavoro fatto dal club italiano per risollevarsi da questo momento non indimenticabile, cominciato con il calo delle entrate con la pandemia e con la politica molto rischiosa del consiglio di amministrazione di Josep Maria Bartomeu.
A riguardo c’è un articolo di Sport che però sostiene di come non sia possibile emulare il modello del Milan nel caso dei catalani, perché le due situazioni sono molto differenti tra loro. O almeno questo è quanto crede, Marc Menchén, giornalista del quotidiano spagnolo e autore dell’articolo interessato.
La prima differenza, spiega Sport, è che il periodo buoi dei rossoneri e quindi la loro assenza della Champions era dipesa dai problemi economici dell’intero Paese, mentre in Liga questo non è accaduto durante il declino del Barca. I periodo nero dei blaugrana è coinciso con un momento di perdita di appeal del campionato spagnolo. La seconda è che, al contrario del Diavolo, sul club catalano gravano le spese di bilancio a livello societario.