Di trattative estenuanti poi concluse con un nulla di fatto, ne è ricca la storia del calciomercato. Spesso anche il Milan è stato protagonista con alcuni calciatori che vengono ricordati anche senza aver indossato la maglia rossonera
Calciomercato e tormentoni, un binomio spesso ricorrente in estate quando nei tre mesi di trattative può accadere di tutto con trattative estenuanti che spesso svaniscono senza concretizzarsi per i motivi più disparati.
Di queste trattative estenuanti, il Milan è stato protagonista in passato e anche nel presente con il recente acquisto di De Ketelaere, concluso dopo un mese di contatti e tira e molla con il Bruges. Una vera e propria telenovela, terminata con un lieto fine a differenza di altre dall’epilogo differente come nel caso di Tevez, Luis Fabiano e, più recentemente, Botman e Renato Sanches.
A questi ed altri nomi se può affiancare anche un altro che i tifosi rossoneri ricorderanno molto bene ovvero Paulo Henrique Ganso, il talento brasiliano che Adriano Galliani ha inseguito, invano, per due estati.
Paulo Herinque Ganso, da Mister X al ritorno in patria
Nell’estate del 2011, dopo la conquista del penultimo Scudetto della storia del Milan con Allegri in panchina, Adriano Galliani dà il via alla caccia a Mister X ovvero di un acquisto “misterioso” che avrebbe rappresentato il clou di quella sessione di mercato.
L’identikit di Mister X era quello di una mezzala offensiva. Ad esso doveva affiancarsi un trequartista in grado di dare qualità e sprint negli ultimi trenta metri. Era questa la posizione che avrebbe dovuto occupare Ganso, uomo di punta del Santos di Mauricy Ramalho vincitore nel 2011 della Copa Libertadores. Una squadra fortissima nella quale militavano, tra gli altri, un certo Neymar e i due attuali calciatori della Juve, Danilo e Alex Sandro.
Galliani inizia a trattare Ganso già a fine 2010. Non sarà facile. Il cartellino del calciatore era infatti detenuto al 45% dal Santos, per un’altrettanta percentuale dal fondo Sonda e infine al 10% dallo stesso Ganso. Districare quella matassa è impresa ardua e, dopo settimane di indiscrezioni, il primo assalto al brasiliano si concluderà, nell’estate 2011, di fronte alla richiesta di oltre 50 milioni del Santos che vuole tenere il giocatore per il Mondiale per Club che si sarebbe disputato di lì a qualche mese.
Galliani non si arrende e ci riprova nel 2012. L’ex a.d. rossonera prova ad approfittare del mancato rinnovo di Ganso con il Santos e propone ai brasiliani come possibile contropartite anche il grande ex Robinho, un idolo per i tifosi del Peixe. Sembra la volta buona ma ancora una volta il Milan deve arrendersi, di fronte a un improvviso colpo di scena.
Ganso, infatti, nel settembre 2012, passa a sorpresa al San Paolo per soli 9 milioni di euro, prezzo stabilito come clausola in caso di trasferimento ad altro club brasiliano. Con il San Paolo giocherà per una stagione anche con il suo idolo Kakà. Nessuna vittoria prima dell’arrivo in Europa, nel 2016, al Siviglia. Con gli andalusi, l’esperienza sarà avara di soddisfazioni e si conclude nel 2018 con il prestito all’Amiens, non certo un club di prima fascia del campionato francese.
Tra Siviglia e Amiens, il nome di Ganso brevemente è stato di nuovo accostato al Milan nell’ambito di un possibile scambio con Nikola Kalinic. L’attaccante croato, uno degli acquisti del Milan cinese, lascia i rossoneri dopo una sola stagione e sembra vicino agli andalusi prima di trasferirsi a titolo definitivo all’Atletico Madrid nell’estate 2018.
La carriera di quel calciatore, il cui arrivo aveva fatto sognare i tifosi del Milan, e che era stato seguito anche da altre squadre prestigiose come Barcellona, Real Madrid e PSG, inizia una fase discendente. Come altri connazionali, dopo l’esperienza europea, Ganso torna in patria. Il 31 gennaio 2019, il brasiliano rescinde con il Siviglia e si trasferisce alla Fluminense. E’ lì che gioca adesso con continuità con uno score di 122 presenze, 12 gol e la vittoria del campionato carioca nel 2022. A 33 anni, forse, Ganso poteva e doveva fare di più…