Florenzi esalta il Milan: belle parole per tutto il gruppo, ma anche tanta voglia di ripetersi nella nuova stagione. E svela un retroscena.
È arrivato in punta di piedi a Milanello e con il tempo Alessandro Florenzi è riuscito a convincere tutti. I primi mesi non sono stati facili, ma dopo l’operazione al ginocchio a ottobre c’è stata una svolta e il suo rendimento è cresciuto.
Il laterale destro romano si è rivelato una pedina importante per Stefano Pioli e, non a caso, il suo cartellino è stato comprato a titolo definitivo. Non ha convinto solo a livello tecnico-tattico, aspetto ovviamente fondamentale, ma anche come uomo gruppo. Si è ben inserito nella squadra e con la sua esperienza è stato utile ai più giovani.
Nella nuova stagione conta di dare nuovamente il suo contributo alle vittorie del Milan, sperando di avere meno stop per problemi fisici. È un’ottima alternativa a Davide Calabria a destra, ma ha già fatto vedere di poter giocare pure a sinistra e in posizione più avanzata. Una duttilità tattica molto apprezzata.
Florenzi ha concesso un’intervista a La Gazzetta dello Sport e ha spiegato qual è stato il segreto dello Scudetto conquistato nell’ultima stagione: «Il gruppo. Il mister ci ha detto una frase: “Il successo cambia le persone”. Dobbiamo far sì che a noi non avvenga. Il mister in questo è molto bravo. Se la magia c’è ancora? Sì, c’è, la sento, però va alimentata. Altrimenti si spegne».
Il terzino spiega come si è creato un legame forte con il Milan e rivela anche il fatto di aver avuto la chance di approdare a Milanello già nel 2020: «Perché il Milan ha avuto fiducia in me quando pochi l’avrebbero fatto. Devo ringraziare soprattutto Ricky Massara, che mi conosceva già, ma spero di essere piaciuto anche a Paolo. E poi il Milan mi aveva già cercato. Quando c’era Boban, a gennaio 2020, ma io avevo dato da due giorni la parola al Valencia. Boban mi ha chiamato: “Non è che cambieresti aereo?”. E io a Massara: “Ricky, ti voglio bene, ma ho dato una parola. Se poi dovrà essere, sarà”. E’ successo».
A Spizzi (così è stato soprannominato) non fanno effetto i pronostici che danno Juventus e Inter come favorite per la vittoria del prossimo Scudetto: «Lo dicevano anche nel 2021 e poi… Diciamo che non mi dà fastidio, mi darà fastidio se alzeranno la coppa a giugno».
Infine Florenzi ha speso delle belle parole anche per Rafael Leao, motivando il compagno di squadra a fare quell’ulteriore passo avanti per diventare un vero top player: «Rafa deve fare un passo a livello di testa, ma non perché non la abbia. Parlo di altro, della voglia di stare in partita, di non fare un dribbling per forza. Gli manca questo ed è poco, perché tutto il resto c’è. In lui io rivedo Mbappé, con una differenza: Kylian sotto porta non sbaglia mai. Rafa però è lì. Rafa è un giocatore vero, ma non diteglielo».