Il portiere, da poco passato dall’Inter alla Cremonese, ha ricordato l’episodio nell’intervista alla Gazzetta dello Sport
Qualche mese fa il Milan vinceva il suo 19simo scudetto, a distanza di undici anni dall’ultimo trionfo. Un momento decisivo nella corsa scudetto è stato inevitabilmente il ko dell’Inter sul campo del Bologna.
I nerazzurri disputavano al Dall’Ara il recupero del match contro i felsinei, rinviato qualche mese prima. La squadra di Inzaghi passa in vantaggio ma subisce il pari dei rossoblù. Nel finale poi arriva l’episodio decisivo dell’incontro, e forse dell’intero campionato. Il portiere dell’Inter, Ionut Radu, che sostituiva Handanovic in quel match, si fa scivolare la palla via dai piedi dopo un retropassaggio e regala il pallone a Sansone.
L’attaccante del Bologna sigla il 2-1 e la gara finisce così. Da quel momento l’Inter non riuscirà più ad agganciare i rossoneri in classifica. Un errore che ha pesato molto psicologicamente sull’estremo difensore classe ’97, come lui stesso ha rivelato in un’intervista alla Gazzetta dello Sport: “Dopo l’errore in Bologna-Inter ero giù, è stato un momento molto difficile per me. Ricordo bene le parole di Samir Handanovic: il giorno dopo mi disse che quell’errore mi avrebbe fatto crescere”.
L’estremo difensore romeno, che da poco si è trasferito alla Cremonese, ha poi aggiunto: “Aveva ragione, in questi casi bisogna rialzarsi e lavorare ancora più duramente. Dimenticare e imparare dagli errori“.
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