Il Milan fa sul serio per Japhet Tanganga, difensore centrale inglese del Tottenham. Ma l’affare non sarà così rapido come si pensa.
Oltre al trequartista titolare, con Charles de Ketelaere come obiettivo primario e quasi unico, il Milan sta seriamente pensando di migliorare la propria difesa al più presto.
Stefano Pioli si sente abbastanza sicuro con la coppia Tomori-Kalulu titolare e con il rientro di Kjaer in panchina. Ma urge un altro rinforzo, visto che gli impegni stagionali saranno tanti e molto tortuosi.
L’obiettivo dichiarato in questi giorni arriva da Londra. Città dove è nato e dove gioca Japhet Tanganga, difensore centrale del Tottenham e considerato un profilo idoneo al progetto Milan.
Il classe ’99 è giovane, ha talento indiscusso e la personalità giusta per imporsi. Come vice-Tomori sarebbe un ingaggio intelligente e giusto, anche se la trattativa è appena iniziata.
Tottenham, apertura al prestito: ma ad una condizione
Nelle ultime ore si è parlato di prossimi incontri tra il Milan e gli agenti di Tanganga per trovare subito un accordo con il giocatore. Quest’ultimo avrebbe già detto di sì all’ipotesi di un trasferimento in prestito.
Tanganga vuole garanzie per poter giocare di più, ma Antonio Conte al Tottenham non gliene può dare. Possibile a questo punto una cessione a titolo temporaneo che accontenti tutti e dia al 23enne inglese la possibilità di esprimersi altrove.
Il Milan c’è ed è vigile su Tanganga, spingendo dunque per il prestito. Ma c’è un ostacolo: il Tottenham vorrebbe imporre la clausola per l’obbligo di riscatto del difensore, così da assicurarsi una cessione futura ed una plusvalenza importante (visto che è cresciuto nel vivaio degli Spurs). Ma il Milan non è molto d’accordo.
I rossoneri preferiscono evitare di impegnarsi immediatamente in un acquisto a titolo definitivo, anche se in proiezione futura, bensì spingono per un prestito con diritto di riscatto. Un’operazione stile Tomori con il Chelsea, quando nel gennaio 2021 il centrale inglese sbarcò a titolo temporaneo a Milanello e fu riscattato volontariamente sei mesi dopo per 29 milioni di euro.
Questa discordanza sul riscatto di Tanganga potrebbe rallentare l’operazione, che altrimenti sarebbe sembrata ben spedita. In queste ore non sono previsti contatti ufficiali tra Milan e Tottenham, ma l’argomento verrà discusso e sciolto entro la fine del mese di luglio.