Le prime parole di Alessio Romagnoli da giocatore della Lazio. L’ex capitano ha ammesso di aver realizzato il suo sogno da bambino…
Dopo ben sette anni si è conclusa l’avventura di Alessio Romagnoli al Milan. Il difensore è passato alla Lazio a parametro zero, coronando il sogno di giocare per la sua squadra del cuore. Già, perchè Alessio tifa i colori biancocelesti sin da bambino. In rossonero si è sempre comportato da gran professionista, ma data la possibilità di trasferimento si è fatto guidare dai sentimenti più radicati.
I suoi primi anni al Milan sono stati certamente più ambiziosi, ma col passare del tempo si è compreso che il giocatore non avrebbe compiuto il salto di qualità dovuto. Certo, rimane pur sempre un gran bel giocatore, non a caso il club rossonero gli aveva comunque offerto il rinnovo di contratto, seppur a cifre ridotte. Ma dietro il suo addio c’è sicuramente quello spazio perso nel tempo, culminato nell’ultimo anno con la titolarità di Pierre Kalulu e Fikayo Tomori.
Insomma, Alessio al Milan avrebbe rappresentato la terza o quarta scelta, quindi meglio cambiare aria e spostarsi in una squadra che può riservargli un ruolo di primo piano. E chi meglio della Lazio? Stasera, Romagnoli ha parlato per la prima volta ai giornalisti da nuovo giocatore biancoceleste. Di seguito i temi affrontati dal difensore e le sue risposte.
Romagnoli: “Ho realizzato il mio sogno”
Un sogno da bambino: “Ho realizzato il mio sogno. Indossare questa maglia per me vuol dire coronare quello che sognavo sin da bambino. Andavo sempre allo stadio, mio padre è della Lazio e anche mia nonna a cui ero tanto legato era una tifosa laziale. Significa indossare la maglia tanto sognata”.
La 13 come Nesta alla Lazio e al Milan: “Questa maglia me la porto dietro da tanti anni. Io penso che Alessandro Nesta sia stato il più forte difensore di tutti i tempi, nessuno sarà mai come lui per quello che ha rappresentato alla Lazio e al Milan. Indossare la sua maglia e il suo numero è emozionante e stimolante. L’ho indossata al Milan e ho l’onore di farlo anche qui”.
I giocatori della Lazio lo hanno pressato: “Immobile mi ha massacrato di chiamate, così come anche Danilo. Sentire questo calore è stato spettacolare, così come è stato determinante l’affetto di tutti i tifosi, che mi hanno voluto tanto e hanno fatto vere e proprie dichiarazioni d’amore. Era impossibile non accettare questa proposta, anche se devo essere onesto e dire che per me è stato impossibile non andare a Milano ai tempi del trasferimento al Milan”.