Un discreto introito in arrivo per il Milan, da reinvestire in altre operazioni di mercato: ecco come e quando verrà finalizzato.
Non solo mercato in entrata. Il Milan in queste settimane dovrà provare anche a sfoltire la rosa ed effettuare alcune operazioni in uscita utili per diversi motivi, soprattutto economici.
Stefano Pioli, in attesa dei rinforzi da lui richiesti per migliorare ulteriormente il valore del Milan, dovrà indicare i cosiddetti rami secchi. Ovvero i calciatori della rosa attuale che non rientrano più nel suo progetto.
Tra i cedibili ormai noti c’è anche un difensore, di rientro da una buona stagione in prestito, che fa gola a diverse squadre di Serie A. Un’opportunità per il Milan di monetizzare qualcosa e di liberare un posto per eventuali nuovi innesti.
Il difensore in partenza: bagarre in Serie A per averlo
Il calciatore in questione è Mattia Caldara. Centrale di proprietà Milan, che dopo tante stagioni perse per infortuni e problemi fisici di rilievo ha finalmente disputato un’annata più che sufficiente nel Venezia.
Il prestito di Caldara è terminato ufficialmente due giorni fa ed il classe ’94 rientrerà a Milanello aggregandosi al resto della squadra già dal raduno di lunedì 4 luglio. Ma il suo futuro è scontato: Pioli non lo considera utile alla causa e verrà dunque messo sul mercato. Non a caso già diversi club italiani si sono informati sull’ex Atalanta.
Il Milan però ha posto una condizione: Caldara partirà solo a titolo definitivo, anche a cifre contenute. Ma l’intenzione dei rossoneri è quella di non mandarlo in giro in prestito per non rischiare di averlo nuovamente sul groppone ogni estate.
Il cartellino è valutato 3 milioni di euro, cifra alla portata di moltissimi club italiani. Sulle sue tracce si sono già mosse squadre come Bologna e Empoli, ma sembra essere il nuovo Spezia di mister Luca Gotti a volere fortemente Caldara. I liguri sono in pole e dopo l’addio di Erlic (difensore rientrato al Sassuolo) sono pronti ad investire per ingaggiare Caldara a titolo definitivo.
Inoltre le possibili cessioni onerose di Maggiore e Nikolau, entrambi nel mirino del Torino, potrebbero portare introiti importanti nelle case dello Spezia. Pronti a quel punto a virare su Caldara e regalargli il ruolo da leader della difesa. L’unico cruccio è l’ingaggio del 28enne difensore rossonero, che dovrà forse ridursi qualcosa rispetto ai 2 milioni netti che percepisce.