A Sesto San Giovanni c’è stata la rielezione di Di Stefano, che ha vinto contro Foggetta: un risultato che ha interessato anche il Milan.
Il club rossonero vuole fortemente costruire un nuovo stadio, considerato fondamentale per la crescita futura. Al fine di ridurre il gap delle big europee, è fondamentale dotarsi di un impianto sportivo moderno e in grado di generare ricavi tutto l’anno.
Da tempo Milan e Inter lavorano su un progetto congiunto da realizzare in zona San Siro, dove già sorge il Giuseppe Meazza. Ma i rallentamenti dovuti prima dalle elezioni e poi al dibattito pubblico stanno facendo spazientire le due società.
Inevitabile valutare delle alternative alla città di Milano. E Sesto San Giovanni è la più quotata. C’è l’area ex Falck che può ospitare lo stadio e le tempistiche per costruire tutto potrebbero essere inferiori, dato che il terreno appartiene a privati.
Domenica a Sesto San Giovanni c’è stato il ballottaggio per eleggere il sindaco. A sfidarsi Roberto Di Stefano del centrodestra e Michele Foggetta del centrosinistra. Con il 52,11% ha avuto la meglio il primo cittadino uscente, molto favorevole alla realizzazione del nuovo impianto sportivo.
Si tratta di una buona notizia per il Milan, che pensa anche all’eventualità di costruire lo stadio senza l’Inter. Con Di Stefano c’erano già stati contatti positivi e persino Gerry Cardinale di RedBird era andato a Sesto San Giovanni per visionare da vicino l’area ex Falck.
Il presidente rossonero Paolo Scaroni rimane fiducioso su San Siro, ma ha già chiarito che lo stadio verrà costruito dove si potrà fare prima. Il dibattito pubblico partirà a settembre e dovrebbe essere concluso entro fine ottobre, ma attenzione anche ai ricorsi al Tar e al referendum promossi da alcuni comitati cittadini che possono rallentare ulteriormente l’iter. Sesto San Giovanni può diventare la prima opzione.