L’addio al Milan è ormai sicuro. Spunta la rivelazione fotografica che mette ormai l’anima in pace di tutti i tifosi rossoneri.
Tanta attesa da parte del pubblico rossonero per i primi colpi in arrivo in casa Milan. Oggi sarà il giorno dello sbarco di Divock Origi, ma c’è un’altra importante priorità per il mercato in entrata.
La squadra di Stefano Pioli ha atavico bisogno di un rinforzo a centrocampo. Al momento alla rosa rossonera manca un mediano cosiddetto ‘box to box’ che possa garantire qualità e quantità. Un elemento che sia in grado di supportare la manovra ma allo stesso tempo di proteggere adeguatamente la difesa.
Il motivo di questa carenza è ormai ovvio. Vale a dire la partenza ormai scontata di Franck Kessie, mediano ivoriano che non ha voluto accettare la proposta di rinnovo del Milan. Il classe ’96, in maglia rossonera dalla stagione 2017-2018, ha deciso così di cambiare aria.
Niente di nuovo sotto al sole. Franck Kessie ha già scelto la sua prossima squadra, con la quale ha persino svolto in gran segreto le visite mediche mesi fa. Ovvero il Barcellona, pronto ad ingaggiare a costo zero l’ivoriano.
L’addio al Milan non è ancora ufficiale, visto che il suo contratto scadrà il 30 giugno prossimo. Ma è tutto praticamente già concluso e sicuro. L’indizio ulteriore, che mette l’anima in pace ogni tifoso rossonero, arriva direttamente dal web.
Il giornalista catalano Gerard Romero ha infatti pubblicato una foto-indiscrezione direttamente da Barcellona. La quale raffigura la maglia del Barça per la stagione 2022-2023 con il nome dei primi due colpi estivi: Kessie e Christensen, difensore danese in arrivo dal Chelsea, anche lui a costo zero.
Dunque tutto fatto e concluso. Kessie sarà un nuovo calciatore del Barcellona, che potrebbe anche annunciarlo dal 1 luglio in poi, quando la sua avventura del Milan sarà conclusa formalmente. Nonostante l’ira di diversi tifosi per il mancato rinnovo, Kessie ha salutato Milano in gloria, conquistando da protagonista lo Scudetto e segnando l’ultima rete stagionale al Sassuolo. Un commiato doloroso ma non così terribile come altri del recente passato.