Arrivano ulteriori conferme sulla situazione del forte attaccante, che al momento non ha ancora capito dove giocherà in futuro.
Tra fine giugno ed inizio luglio, come ogni anno, si intensificano i contatti ed i colloqui per finalizzare i primi colpi estivi. Pochi club italiani finora hanno già messo a segno acquisti veri e propri, ma i dialoghi sono in corso.
Ieri intanto è giunta la notizia che darà uno scossone al mercato di Serie A. L’accordo tra Inter e Chelsea per il clamoroso ritorno, dopo solo un anno, di Romelu Lukaku in nerazzurro. Il gigante belga tornerà con ogni probabilità in prestito oneroso dopo il flop dello scorso campionato in Inghilterra.
L’arrivo di Lukaku nella squadra di Simone Inzaghi non solo mette ansia al Milan, vista la rivalità in chiave Scudetto. Ma cambia anche molti scenari di mercato per il nostro campionato e per talenti che orbitano in Italia. In particolare sul futuro di Paulo Dybala, altro importante ‘crack’ del mercato estivo in corso.
Il gioiello si è svincolato, ma il passaggio all’Inter ora è complesso
Dybala nelle scorse settimane sembrava, anch’egli, vicinissimo al trasferimento all’Inter. Tantissime le voci fuoriuscite dai media nazionali riguardo un accordo imminente tra l’argentino e la società nerazzurra. Ma finora non si registrano passi in avanti concreti.
La Joya ha lasciato ufficialmente la Juventus a costo zero e sta cercando una nuova squadra. L’ipotesi Inter potrebbe essersi allontanata ieri, con l’accordo ufficiale tra la squadra meneghina e Romelu Lukaku. Ad oggi appare infatti difficile che l’Inter possa permettersi di ingaggiare sia il belga che Dybala senza alcuna cessione importante in attacco.
Ecco perché il nome di Dybala può tornare d’attualità per molti altri club. Tra cui il Milan: già ieri sera Gianluca Di Marzio ha parlato di un interesse non confermato dai contatti, visto che la dirigenza rossonera non ha ancora sentito l’agente Antun. Ma l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport non esclude lo scenario.
Il Milan potrebbe virare su Dybala a costo zero solo ad una condizione. Ovvero che l’argentino abbassi le pretese contrattuali, visto che al momento percepisce 7,5 milioni netti all’anno. I rossoneri non beneficerebbero neanche del Decreto Crescita, visto che si tratta di un lavoratore che aveva già il contratto con una società italiana nell’anno solare in corso.
L’attuale politica milanista sul monte ingaggi non consente un esborso del genere, ricordando come calciatori del calibro di Kessie, Donnarumma o Calhanoglu negli ultimi anni si sono svincolati anche per mancati rialzi a cifre ‘top’ sulle offerte di rinnovo. Dybala-Milan in teoria sarebbe fattibile, ma solo se la Joya si accontentasse di uno stipendio da almeno 2 milioni netti in meno a stagione.