Il Comune di Milano ha avanzato una richiesta di denaro a Milan e Inter: la ragione riguarda l’impianto sportivo di San Siro.
I rapporti tra i due principali club calcistici milanesi e il Comune di Milano non sono esattamente ai massimi storici. È noto il malcontento di Milan e Inter per le tempistiche dilatate per la realizzazione del progetto stadio. E adesso spunta un’altra questione.
Il Corriere della Sera oggi ha raccontato che l’amministrazione comunale pretende 1,7 milioni di euro inerenti l’affitto di San Siro per la stagione 2020/2021. Una richiesta che arriva dopo che la Corte dei Conti aveva bacchettato il Comune sui lavori pregressi dell’impianto sportivo, per i quali Palazzo Marino ha chiesto 10 milioni di arretrati alle due società.
Milan e Inter pagano un canone annuo di 9,4 milioni per giocare al Giuseppe Meazza. A causa dell’emergenza Covid-19, non lo hanno potuto sfruttare pienamente e dunque si sono appellati a un articolo della convenzione che prevede una riduzione proporzionale del canone se si verificano cause di forza maggiore e non dipendenti dal concessionario.
Milan e Inter, il Comune taglia lo sconto Covid per San Siro
Il Comune di Milano aveva accordato uno sconto di 2,2 milioni per la stagione 2019/2020 e di 1,9 milioni per quella 2020/2021. Le squadre hanno comunque ritenuto queste cifre troppo basse rispetto al danno subito durante la pandemia e avevano richiesto un riesame della pratica. Ma da Palazzo Marino è giunta una notizia negativa.
Se per l’annata 2019/2020 è stato concesso un ulteriore sconto da 100 mila euro, per quella successiva sono stati chiesti 1,7 milioni. Una pretesa che fa salire il canone annuo da pagare a 9,2 milioni, quindi quasi la stessa somma versata abitualmente per l’affitto di San Siro.
La logica della decisione starebbe nei ricavi 2020/2021 presentati dai club, ma è stato anche fatto notare che il riconteggio è avvenuto dopo il citato intervento della Corte dei Conti. I management di Milan e Inter sono contrariati, hanno chiesto un confronto con il Comune in merito ai criteri adottati per realizzare i calcoli. Un altro motivo di frizione tra le parti, dopo la “telenovela” riguardante il progetto stadio.