Le ultime sul tanto atteso rinnovo di contratto del dirigente Paolo Maldini, l’uomo che mette volto e capacità sul mercato rossonero.
Un vero e proprio paradosso quello che sta vivendo l’ambiente Milan in questo periodo. Dopo lo Scudetto vinto si sarebbe dovuto respirare un clima di entusiasmo e certezze, invece molte situazioni sono bloccate, con dubbi sul futuro.
Il passaggio di proprietà, da Elliott al fondo americano RedBird, sembra aver messo tutto nel congelatore. Anche situazioni decisamente impellenti come i rinnovi di contratto.
La scadenza imminente di Paolo Maldini, direttore dell’area tecnica Milan, è il simbolo di questo strano e dubbioso periodo. L’ex capitano si è già lamentato pubblicamente della mancata chiamata del club per rinnovare, anche se il neo patron Gerry Cardinale sembrava aver messo tutto a posto. Eppure, ad oggi, Maldini ed il suo braccio destro Massara sono ancora senza contratto rinnovato.
Oggi Tuttosport ha fatto il punto della situazione proprio riguardo Maldini ed il suo agognato rinnovo. Il direttore rossonero è in attesa di una chiamata, anche se nel frattempo sta continuando a lavorare sulle situazioni più impellenti del club.
Pare che sia la proprietà Elliott, che è tutt’ora ancora al timone, sia l’a.d. Ivan Gazidis si siano tirati fuori da tali decisioni. Non saranno loro a dialogare con Maldini sul suo rinnovo contrattuale, bensì toccherà direttamente a Gerry Cardinale convincere l’ex bandiera con un’offerta adeguata. Il manager italo-americano ha subito stabilito un feeling con Maldini e pare intenzionato a chiudere la partita a breve.
Il problema è che Cardinale attualmente è negli USA e certe situazioni si possono risolvere soltanto vis à vis. Nonostante ciò pare che questa possa essere la settimana decisiva per Maldini e Massara, i quali sono però in attesa di riscontri diretti e comunicazioni ufficiali dopo tanta pazienza mostrata.
Maldini ovviamente è perplesso di questo lungo stand-by. I rapporti con Ivan Gazidis non sono più idilliaci e con Elliott si sta chiudendo una porta vincente ma scomoda. Maldini vuole restare, ma lo farà soltanto a determinate condizioni lavorative, senza soluzioni intermedie bensì con ruolo centrale e con budget ben definito da investire. In tal senso toccherà a RedBird convincerlo e mettergli a disposizione un management di primo piano.