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Talento sconfinato, Palmarès da brividi: chi è Asensio, il campione che serve al Milan

Conosciamo meglio Marco Asensio, esterno offensivo in forza al Real Madrid che tanto piace ai rossoneri. Gli aneddoti sono diversi

L’estate deve ancora ufficialmente cominciare eppure i colpi di scena non mancano di già. Il calciomercato da sempre regala emozioni e si spera che questo possa succedere anche questa volta per il Milan, che dopo la vittoria dello Scudetto ha in mente di costruire una rosa ancor più competitiva. Per fare ciò bisogna acquistare calciatori di valore e già affermati.

Marco Asensio (©LaPresse)

Sicuramente rientra in questa categoria Marco Asensio, esterno offensivo del Real Madrid. Cresciuto a Maiorca e passato poi nel Real che ha avuto la meglio sul Barcellona, pare che la sua avventura nel club di Florentino Perez possa a breve chiudersi. E’ richiesto da tantissimi top club europei e tra questi c’è proprio il Milan. I rossoneri al momento non hanno formulato una vera e propria richiesta ufficiale al Real, ma ha semplicemente chiesto informazioni e continua a monitorare la situazione.

L’affondo potrebbe arrivare nelle prossime settimane, sempre che RedBird autorizzi Maldini e Massara a spendere qualcosa in più rispetto al budget prestabilito. Certo, perché il Madrid non lo lascerà partire così facilmente. Gli spagnoli chiedono per il cartellino del giocatore una cifra intorno ai 30 milioni di euro, non due spiccioli di sicuro ma un prezzo comunque abbordabile. Sono investimenti da fare, specialmente nel calcio moderno, se si vogliono raggiungere traguardi importanti non solo nel territorio nazionale. Asensio sarebbe un colpo che farebbe letteralmente impazzire la piazza. Conosciamo meglio il talento dei blancos.

I numeri di Asensio sono pazzeschi: e pensare che…

Partiamo da alcuni numeri che riguardano le prestazioni in campo di Marco Asensio. Il numero undici è stato per diversi anni una pedina fondamentale nello scacchiere tattico di Zinedine Zidane. In questa stagione, con il ritorno di Carlo Ancelotti, non ha trovato tantissimo spazio dal primo minuto, soprattutto a causa dell’exploit definitivo e clamoroso di Vinicius Junior.

Nonostante questo però le gare giocate da Asensio sono tantissime: ben 42, condite addirittura da 12 reti. Davvero niente male per un “non titolarissimo”. Tutte le volte che è stato chiamato in causa ha risposto presente, questo fa capire anche la maturità del giocatore. Ora però fare aver bisogno di nuovi stimoli, ed il Milan potrebbe rappresentare l’oasi ideale per rimettersi nuovamente in gioco. Come detto in precedenza però, il Real Madrid non vuole comunque perdere al ribasso l’esterno nonostante il suo contratto scada nel 2023, dunque solamente tra un anno.

Palmares da campione vero quello di Marco Asensio. Soltanto nella stagione che si è appena conclusa è arrivato un “doblete” da paura: vittoria di Champions League e Liga Spagnola. Si tratta della sua terza Coppa dei Campioni (le altre due nelle stagioni 2016/2017 e 2017/2018) e della terza Liga da quando milita nella prima squadra del Real. A questi trofei vanno aggiunte due Supercoppe Europee, tre Mondiali per Club e tre Supercoppe di Spagna. Davvero non male… Diciamo così: sa come vincere.

Alcune curiosità su Marco Asensio: dalla ceretta andata male allo sfottò contro la Juve

La storia, calcistica e non, di Marco Asensio è ricca di aneddoti ma non mancano anche tragedie familiari. Sua madre infatti è deceduta quando lui aveva soltanto 15 anni a causa di un male incurabile che l’ha portata via precocemente. A lui Asensio dedica ogni vittoria.

Ha fatto scalpore poi quanto successo nel 2017. Prima di una partita, Zidane dichiarò che Asensio non sarebbe stato convocato per un problema fisico. I tifosi dei blancos subito si allarmarono per poi scoprire che in realtà si trattava di una infiammazione alla coscia dovuta ad un pelo incarnito. Tutto a causa di una ceretta andata male. Nel calcio moderno tanti sono i calciatori che si depilano, soprattutto per comodità.

Il suo gol in finale di Champions League contro la Juventus è diventato storico e iconico. La gara terminò 4-1 in favore del Real Madrid e Asensio segnò l’ultima rete in pieno recupero. Ancora oggi i tifosi juventini devono subirsi questa frase divenuta un vero e proprio sfottò: “4-1, Asensio, è finita”.

Quando aveva soltanto dodici anni, Asensio sfidò le giovanili del Real Madrid ed era presente anche Florentino Perez. I genitori del ragazzo dissero al presidente che un giorno il loro figlio avrebbe giocato nel Real Madrid. Una favola che poi si è avverata, rendendo Asensio un simbolo a Madrid. Ora è pronto per nuove sfide, con la speranza che la prossima tappa della sua carriera possa essere al Milan per aprire un nuovo ciclo vincente.

Scritto da
Claudio Lopraino