Le elezioni possono influenzare in maniera netta la decisione riguardo il nuovo impianto dei rossoneri e dell’Inter
Nella giornata di oggi, c’è tempo fino alle 23, si deciderà il destino amministrativo di Sesto San Giovanni, seconda città più popolosa dell’hinterland di Milano , ovvero 80mila abitanti.
Anche questo è infatti tra i comuni chiamati alle urne per eleggere il nuovo sindaco. La scelta porterà poi inevitabilmente a delle conseguenze anche per quanto riguarda lo stadio di Milan e Inter. Nel caso vincesse Roberto Di Stefano, ora alla Lega, si tratterebbe di una riconferma dopo la storica elezione di cinque anni fa per il centrodestra. Dall’altra parte c’è Michele Foggetta, sostenuto dal sindaco di Milano Giuseppe Sala. Il terzo candidato è Massimo Rosignoli di Azione-Italia Viva.
Come riporta la Gazzetta dello Sport, lo spoglio scatterà alle 14 di domani e sarà una svolta importante anche sul piano calcistico per la città di Milano. Infatti Di Stefano e Foggetta hanno idee piuttosto diverse sulla fattibilità del nuovo impianto, che sorgerebbe all’interno delle ex aree Falck. Va detto che questo al momento rappresenta il piano B, ma un’alternativa che rischia di diventare l’opzione principale perché l progetto Populous ha visto dilatarsi di molto i tempi.
Questi ritardi hanno portato i rossoneri a mettere alle strette Sala, tanto che il nuovo proprietario, Gerry Cardinale, ha già visitato personalmente l’area. Di Stefano è a favore dell’ipotesi e sostiene che possa avere un grande ritorno in termini di posti di lavoro e di immagine. I vantaggi sono anche i costi minori e l’assenza di dibattito pubblico. Totalmente in disaccordo Foggetta, che parla di non essenzialità per Sesto di un progetto simile.