Siamo entrati nel vivo del mercato. ma non solo quello del Milan. Oltre ai rossoneri, tutti gli altri club di Serie A sono pronti ad investire per rinforzarsi in vista della prossima stagione.
Tra queste anche e soprattutto le neo promosse, come il Monza, che ha battuto il Pisa nell’ultimo atto dei playoff di Serie B ed ha raggiunto la massima categoria. Il club di Silvio Berlusconi e Adriano Galliani è pronto a stupire e vuole fare le cose in grande sul mercato quest’estate. Nel mirino ci sono alcuni calciatori del Milan (Caldara e Colombo) ma non solo.
Sul taccuino della società brianzola è finito anche Matteo Pessina. Il trequartista dell’Atalanta non ha vissuto una stagione memorabile, messo un po’ da parte da Gian Piero Gasperini, che gli ha preferito altri nel ruolo, e cerca quindi riscatto. Pessina tra l’altro è nato propria a Monza e ha giocato nelle giovanili dei biancorossi. In questa eventuale trattativa centra qualcosa anche il Milan.
Ai rossoneri il 50% di un eventuale cessione
Il Milan resta a monitorare la situazione con molta attenzione, non perché lo rivoglia in rossonero, ma perché potrebbe incassare qualcosa dal suo addio a Bergamo. Sappiamo che il giocatore è stato di proprietà rossonera in passato, anche se non ha mai messe piede in campo con la maglia del Diavolo. Il Milan lo inserì come contropartita nell’operazione per l’esterno Andrea Conti nell’estate del 2017, mettendo nell’ambito dell’operazione un 50% sulla futura rivendita da parte della Dea.
Ecco quindi spiegato il motivo dell’interesse da parte del club milanista per un’eventuale trasferimento di Pessima al Monza, o in un altra squadra. I bergamaschi chiedono 20 milioni per privarsi del centrocampista, campione d’Europa con l’Italia la scorsa estate, e in quel caso il Diavolo ne incasserebbe ben 10. C’è inoltre un’altra clausola inserita nell’operazione, ovvero un conguaglio di 2 milioni alla 100sima presenza di Pessina con l’Atalanta. Il classe ’97 è fermo a quota 96 e se andasse via il Milan incasserebbe quel bonus. In poche parole, o un conguaglio, o l’altro.