Nelle ultime ore sta facendo molto discutere questo termine inglese. Tanti coloro i quali hanno iniziato a specularci sopra
Il Milan, si sa, è passato nelle mani di RedBird Capital, un fondo americano proprio come Elliott. Quest’ultimo rimarrà nel club con una quota di minoranza. Gerry Cardinale, fondatore e CEO di RedBird, si è detto entusiasta di iniziare questa nuova avventura. Un’affare complessivamente da circa 1,2 miliardi di euro, ma il closing deve ancora avvenire.
Il signing c’è stato, il closing ancora no. Quest’ultimo è previsto a settembre 2022 ma RedBird è già operativo nell’ambiente Milan e darà il suo prezioso contributo per quanto riguarda il calciomercato rossonero.
Nelle ultime ore però c’è un particolare nel contratto siglato e firmato dalle parti che sta facendo molto discutere, soprattutto chi non vede di buon grado questa operazione. Infatti, nel contratto, c’è scritto che Elliott e RedBird hanno siglato un vendor loan. Qui sono nati i primi mugugni, addirittura diversi tifosi interisti, sui social, hanno iniziato a pensare che Elliott avesse venduto ad una cifra molto più bassa rispetto ai 1,2 miliardi di euro dichiarati e che RedBird non fosse un fondo affidabile. Ma la verità è completamente diversa da quello che si potrebbe credere.
Aiutati anche dal noto sito Calcio e Finanza, proviamo a spiegare cosa stanno a significare tutti questi particolari presenti sul contratto del signing tra Elliott e RedBird.
Partiamo dal vendor loan. Tranquilli, tifosi rossoneri, non è nulla di preoccupante, anzi. Si tratta di una mossa utilizzata spesso in trattative del genere. Infatti, come spiega CF, “Si tratta di una prassi non infrequente nel mondo della finanza nelle operazioni di acquisizioni di società. E nel caso specifico, il finanziamento si dovrebbe aggirare tra i 200 e i 300 milioni di euro. Nella sostanza, quindi, si tratterebbe più che altro di una forma di dilazione di pagamento (delayed payment) concesso da Elliott riguardo una parte della cifra pattuita per l’acquisto del club”.
Questo vendor loan sarà concesso soltanto in cambio di un tasso di interesse che si aggirerà intorno al 6%. Anche qui possiamo tirare un sospiro di sollievo, se mai ce ne dovesse essere bisogno. Pensate che anche l’Inter nelle sue operazioni commerciali utilizza questa percentuale. CF dice a tal proposito che “si pensi per esempio a operazioni finanziarie legate ad altri club calcistici italiani, come ad esempio nel caso dell’Inter, il cui bond oggi scambia con un tasso intorno al 9%“.
Addirittura nell’operazione c’è anche una percentuale del 6% in favore di Elliott, solamente nel caso in cui in un prossimo futuro RedBird dovesse vendere il club ad una cifra più alta di quella con cui ha acquistato il Milan (quindi più di 1,2 miliardi di euro).