San Siro, il Comune chiede 10,7 milioni a Inter e Milan: il motivo

Cifra altissima quella stabilita dalla Corte dei Conti. Adesso sia Milan che Inter sono costrette a risarcire il Comune di Milano

Continua a far rumore la questione riguardante lo stadio di San Siro. Le polemiche non si placano e adesso viene gettata altra benzina sul fuoco dalla Corte dei Conti. Le due squadre milanesi dovranno risarcire il Comune di Milano per la differenza tra l’affitto pagato per San Siro e il costo sostenuto nell’ultimo decennio per lavori di miglioria allo stadio.

San Siro
San Siro (©LaPresse)

Dopo qualche settimana di silenzio sulla situazione relativa allo stadio, ecco che ora si torna a discutere anche della questione che riguarda sia Milan che Inter. Proseguono le trattative, seppur a rilento, per capire se si può costruire un nuovo impianto e in quale zona farlo, nel frattempo le due società milanesi devono fare i conti con le spese di San Siro.

Sicuramente nei prossimi anni Milan e Inter continueranno a giocare al Giuseppe Meazza, non sappiamo ancora però ancora per quanto tempo. E il fattore che vi stiamo per raccontare può incidere molto sulla decisione di costruire un nuovo stadio, dove sicuramente le spese per la costruzione saranno altissime ma almeno non ci saranno problemi di debiti con il Comune di Milano come in questo caso.

Più di 10 milioni di euro: Milan e Inter devono pagare il Comune

Secondo quanto riportato dall’edizione odierna di Tuttosport, la Corte dei Conti ha stabilito che Milan e Inter dovranno pagare al Comune di Milano una cifra complessiva di circa 10,7 milioni di euro. Una spesa non indifferente che equivale alla differenza tra l’affitto pagato per San Siro e il costo sostenuto nell’ultimo decennio per lavori di miglioria allo stadio.

Questa spesa è stata decennale e va dal 2010 al 2020. Prevede questo l’accordo tra il Comune ed i due club. A spiegarlo è stato direttamente Emmanuel Conte. l’assessore al Bilancio di Palazzo Marino durante la commissione competente per materia. La procedura partirà dal 1° giugno, quando è stato convocato un collegio tecnico per formalizzare la richiesta ai club.

Per cui le due società ancora non sono state avvisate ufficialmente, ma è come se lo fosse. Il piano per evitare che questo possa accadere nuovamente in futuro è modificare la convenzione tra Comune e società da decennale a quinquiennale. Una situazione che potrebbe gravare ancor di più nei rapporti tra i club ed il Comune.

V

 

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