Olivier Giroud ha messo a segno 11 goal, molti dei quali hanno un peso specifico davvero importante nella conquista dello Scudetto
Si è girato! Olivier Giroud si è girato! Il numero nove si è liberato della marcatura di de Vrij e l’ha messa dentro! Il francese al 77esimo minuto ha così deciso Inter-Milan del 5 febbraio scorso.
Un gol da attaccante vero. Poco prima, tre minuti per l’esattezza, era arrivata la rete del pareggio, in scivolata, dopo un assist fortunoso di Brahim Diaz. Una doppietta formidabile che ha deciso il derby di ritorno ma che soprattutto ha ribaltato le sorti di una stagione. L’Inter, che aveva dominato per tutto il primo tempo, era andata a riposo in vantaggio, con un +7 in classifica, potenzialmente +10, con l’eventuale vittoria contro il Bologna nel recupero.
Una vera e propria mazzata, che verosimilmente avrebbe fatto andare la stagione in una maniera diversa. Ma si sa, Olivier Giroud è l’attaccante dai gol pesanti e con la sua doppietta il Milan si porta in scia dei nerazzurri, ad un solo punto.
I due gol di Giroud fanno perdere letteralmente la bussola alla squadra di Simone Inzaghi, che nelle tre partite successive pareggia con Napoli e Genoa e va ok in casa contro il Sassuolo.
Nuova svolta
Il Milan vola in testa alla classifica subito alla 25a giornata ma non riesce ad approfittare in pieno dei passi falsi dei cugini. Gli stop contro Udinese e Salernitana sono inaspettati e la sfida contro il Napoli lascia pensare a molti che sia la fine dei sogni di gloria.
Ma gli uomini di Stefano Pioli quando sono chiamati alla partita da dentro o fuori si esaltano. Ancora una volta è Olivier Giroud a metterci la firma, con un gol simile a quello del pareggio contro l’Inter. Quando servono le reti pesanti, il francese c’è sempre.
Nel finale di stagione avrebbe bisogno di tirare un po’ il fiato ma per via delle condizioni di Ibrahimovic è costretto a giocarle tutte. Non segna con le piccole e qualcuno storce il naso ma si sa i gol vanno pesati e quelli di Giroud sono dei veri e propri macigni.
Un altro crocevia importante della stagione è a Roma contro la Lazio. Il Milan è sotto per la rete di Ciro Immobile. Ci pensa ancora una volta l’ex Chelsea a trovare il gol che pareggia i conti. Non sarà importante come quello di Sandro Tonali ma senza il pareggio la partita non si sarebbe vinta.
A secco
Contro Fiorentina, Verona e Atalanta rimane a secco e in molti tornano ad invocare un centravanti di spessore per il Milan. La partita contro i bergamaschi è forse la peggiore della sua stagione in maglia rossonera. Sbaglia davvero di tutto, è irriconoscibile. Ma Tonali e compagno sono un rullo compressore e battono i nerazzurri grazie a super Leao e Theo Hernandez.
Come una finale
Arriva così la settimana che porta alla partita scudetto: basta pareggiare contro il Sassuolo per diventare Campioni d’Italia.
C’è chi mette Giroud in ballottaggio con Rebic, dopo la prestazione per nulla convincente contro l’Atalanta. Non serve, però, essere esperti di calcio, per capire che l’ultima partita dell’anno, la più importante, che vale come una vera e propria finale, sarebbe diventata la partita di Olivier Giroud, l’attaccante dei goal pesanti.
E così il francese, grazie ai due assist di Leao, mette a segno la doppietta che piega i neroverdi e che fa impazzire di gioia un popolo intero.
Giroud era arrivato a Milano per non essere il vice di nessuno. Voleva giocare, essere protagonista e vincere. Per un calciatore come il francese non esistono altri verbi.
Il classe 1986 ha così dato il suo grande contributo alla conquista del tricolore: determinante in campo con 11 centri (è andato a segno anche contro Cagliari (2), Verona, Torino e Roma) ma anche fuori. La sua personalità, la sua voglia di vincere, la sua professionalità, i suoi sorrisi e anche la sua fede in Dio hanno dato una mano incredibile alla squadra.
Come Ibra e Kjaer ha guidato i compagni più giovani lungo questo cammino incredibile, che ha portato allo Scudetto. Giroud ha sfatato la maledizione della maglia numero nove, che durava da troppi anni perché lui ci ha creduto fin dal primo giorno. E come dice lui “succede solo a chi ci crede”