Scaroni: “Milan a RedBird? Mi auguro si chiuda prima dell’inizio del mercato”

Anche il presidente attuale del Milan Paolo Scaroni ha commentato la straordinaria impresa rossonera e lo Scudetto conquistato.

Tra le tante voci dopo lo Scudetto vinto trionfalmente, non poteva mancare quella del presidente. Paolo Scaroni è stato interpellato questa mattina su Radio anch’io lo sport.

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Paolo Scaroni e Stefano Pioli (©LaPresse)

Scaroni, noto dirigente d’azienda, è stato scelto da Elliott già qualche anno fa per ricoprire la carica istituzionale di presidente del Milan. La sua non è una figura onoraria, bensì piuttosto operativa in diverse questioni societarie.

Questa la sua enorme soddisfazione dopo il titolo vinto: “Quella di ieri è stata un’emozione speciale, clamorosa, mi ripaga di tutta l’ansia che provo ogni domenica. Non eravamo i più forti, ma conta poco quando hai una squadra che lavora bene e gioca bene. I nostri campioni li abbiamo cresciuti in casa”.

I meriti dello Scudetto per Scaroni sono ovvi: “Dico solo Pioli, dei calciatori parleranno staff e dirigenti. Il mister sono da dividere, la scelta giusta di non esonerare Pioli dopo lo 0-5 di Bergamo. Ma anche una proprietà che ha risanato il bilancio e Maldini e Massara, due dirigenti che hanno lavorato benissimo”.

Sul futuro di Maldini e Massara: “Siamo in una fase dove potrebbe cambiare la proprietà e faccio fatica a fare previsioni. Per quello che mi riguarda devono proseguire a fare il grande lavoro che hanno fatto negli ultimi anni”.

Scaroni sul passaggio di proprietà: “Trattativa da chiudere entro luglio”

Impossibile non citare il possibile cambio di proprietà, con il fondo RedBird Capital ormai in pole: “Non sono informatissimo sui fatti. Leggo che Investcorp ha fatto un passo indietro mentre RedBird uno in avanti. Le cifre con cui potrebbe essere venduto il Milan sono l’esempio della crescita generale di questo club. Mi auguro che la trattativa si chiuda prima dell’inizio del calciomercato vero”.

Scaroni è l’uomo del progetto Stadio. Questo il punto sulla situazione: “L’importante è fare uno stadio moderno, anche da 50-55 mila spettatori, di più grandi in Europa non si costruiscono. Contano più i ricavi dai diritti TV che da stadio. Dobbiamo imparare dalla Premier, vedere stadi sempre pieni, ma va migliorata l’audience e l’attenzione sul campionato. Con la Champions per noi sarà facile riportare entusiasmo, anche se per ora resta un sogno”.

Infine sul destino di Ibrahimovic, vero leader in campo e fuori: “Posso solo dire che Ibra è stato un buon profeta, parlò di obiettivo Scudetto quando nessuno neanche lo ipotizzava. Non mi preoccupa il suo futuro, so solo che quello che deciderà sarà il meglio per sé e per il Milan”.

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