Spinta ed accelerata decisiva di RedBird Capital per l’acquisizione del Milan. Ma scopriamo come intende investire il fondo americano.
Chi sognava un Milan di stampo mediorientale, con sceicchi facoltosi a capo della società, dovrà ricredersi. Ma non spegnendo l’entusiasmo, visto che il club rossonero è vicino a passare nelle mani di un colosso dell’imprenditoria occidentale.
Di ieri l’indiscrezione secondo cui RedBird Capital sarebbe prossimo all’acquisizione delle quote di maggioranza del Milan. Passi in avanti nelle ultime settimane per il fondo d’investimento statunitense, fondato nel 2014 da Gerry Cardinale. Ovvero un guru dell’alta finanza, con ben 20 anni d’esperienza nella Goldman Sachs.
RedBird ed Elliott Management sembrano vicini all’accordo. La famiglia Singer, che tanto ha fatto per risanare i conti del Milan e riportarlo in alto a livello sportivo, dovrebbe restare nel club come finanziatore parziale e con una quota di minoranza. Ma l’attenzione ora si sposta sul progetto previsto dai futuri proprietari.
Ma perché Cardinale vuole acquisire una società calcistica italiana come il Milan? Innanzitutto perché lo sport in generale è uno dei maggiori campi d’interesse di RedBird Capital. Negli USA, non potendo acquisire una franchigia al 100%, ha già sperimentato modalità finanziarie per migliorare sia il rendimento che l’esperienza di moltissimi club.
RedBird è un must nel rendere lo sport un’attrazione, un divertimento per famiglie, un’esperienza unica. Lo ha fatto già nella NFL, tramite le partnership con personaggi illustri dello sport made in USA. Ma l’intenzione è quella di espandersi su larga scala anche in Europa.
Cardinale, come ricorda la Gazzetta dello Sport, ha acquisito il club francese del Tolosa ed entrato a far parte con una quota di minoranza (spesa da 750 milioni) del Fenway Group che controlla il Liverpool. Ora il passaggio chiave: prendere in mano il Milan, un club di prima fascia dalla tradizione storica, riportandolo dove merita.
Il fondo nato in Texas si è dunque specializzata nel mondo dello sport, con circa 20 investimenti in tale ambito negli ultimi cinque anni. Le parole chiave sono divertimento, investimento e infrastrutture. Per questo appare certo come Cardinale e soci vorranno immediatamente prendere di petto la questione Stadio, accelerando i tempi per un progetto impiantistico anche in solitaria.
Lo stadio del Milan sarà non solo un luogo dove vedere dal vivo le partite della propria squadra del cuore. Ma anche un’arena multifunzionale, come sono abituati a considerare tali impianti in America. Saranno luoghi ideali per show, concerti ed iniziative sempre di stampo rossonero.
I tifosi possono continuare a sognare. Con una spesa da 1,3 miliardi di euro per acquisire le quote di maggioranza, di certo RedBird non entrerà nel Milan per fare autofinanziamento o spese ordinarie. La prospettiva di investimenti massicci sul mercato per garantire visibilità e attrazione al pubblico appare come uno dei punti cardine del loro progetto.