Il Milan chiuderà la stagione a Sassuolo con il match decisivo per la lotta Scudetto contro i neroverdi. Attenzione a una regola che spesso viene ignorata all’ultima giornata di campionato
La tensione c’è e ci mancherebbe altro. Sale ogni giorno man mano che ci si avvicina a una partita che, per importanza e intensità, il Milan e i tifosi rossoneri non vivevano da almeno un decennio.
Lo scorso anno, all’ultima, il Milan ha giocato per la Champions a Bergamo. Nelle stagioni passate, abbiamo disputato finali di Coppa Italia e Supercoppa con la Juventus, vincendo, peraltro, quella di Doha nel 2016. Nessuna di queste sfide però può essere paragonata a quella di domenica prossima a Sassuolo nella quale ci si giocherà il traguardo più importante, quello che decreta la squadra più forte in una stagione, in una parola lo Scudetto.
Il Milan ha lottato per l’ultima volta per il titolo nel 2012, sconfitto nel duello Tricolore (non senza rimpianti) dalla prima Juventus di Antonio Conte, vincitrice del primo di nove Scudetti di fila. Quel campionato finì alla penultima giornata con la sconfitta rossonera nel Derby e la concomitante vittoria della Juve con il Cagliari, sul neutro di Trieste. Stavolta ci si gioca tutto negli ultimi 90 minuti (più recupero) al Mapei Stadium di Reggio Emilia, invaso dai tifosi rossoneri.
Mister Pioli dovrebbe schierare contro Berardi e compagni, la stessa formazione titolare che ha iniziato i match con Verona e Atalanta. L’unica novità potrebbe essere rappresentata da Rebic al centro dell’attacco al posto di Giroud. Ne sapremo di più, sabato, quando Pioli, nella tradizionale conferenza stampa della vigilia potrebbe anticipare, qualcosa sull’undici titolare di domenica.
Faranno parte certamente della formazione anti Sassuolo, Leao, Tomori e Kalulu. I tre insieme a Giroud, Diaz e Romagnoli compongono il gruppo dei calciatori rossoneri in diffida. Non sarà certo il primo dei pensieri domenica prossima ma attenzione all’eventuale altra ammonizione dei sei giocatori suddetti a Sassuolo.
Qualora i sei diffidati dovessero incorrere, infatti, in un altro cartellino giallo sconterebbero la squalifica alla prima giornata del prossimo campionato al via ad agosto. Lo stesso, ovviamente, accadrebbe in caso di espulsione di uno dei ventidue in campo. Una regola, questa, che in molti ignorano ma che è in vigore da tempo e vale anche in caso di possibili nuovi acquisti provenienti dai club esteri da “squalificati”.