La giovane promessa rossonera ha parlato di questa positiva annata per lui e anche del suo idolo. Poi però si toglie anche un sassolino dalle scarpe
Se per la prima squadra del Milan è stata una stagione davvero molto positiva, con la speranza che si possa concludere al meglio, non si può dire per niente lo stesso per quanto riguarda la formazione Primavera. Nonostante tutto i rossoneri si sono salvati all’ultima giornata di campionato, escludendo così il rischio di passare dai playout.
Di certo non la migliore annata per la cantera del diavolo, che ha vissuto stagioni migliori. Tutto sommato però sufficiente. Nell’ultima giornata il Milan ha affrontato il Genoa a Vismara e ha vinto riuscendo così a salvarsi dopo aver rischiato davvero tanto a causa di diverse sconfitte consecutive. Un trend negativo che aveva portato addirittura all’esonero di mister Giunti, che nella sua carriera ha anche militato nel Milan prendendo parte a quella goleada contro l’Inter dell’11 maggio 2001.
A testimoniare il fatto che, in un certo senso, si sia salvato il salvabile, è stato Paolo Maldini che dopo la gara con il Genoa è sceso in campo per abbracciare tutti i componenti della rosa giovanile. Il fatto che un dirigente così importante per la prima squadra sia andato a vedere la Primavera qualche ora prima della delicata sfida contro l’Atalanta fa capire quanto la società ci tenga al settore giovanile e uno dei prossimi obiettivi è quello di far tornare roseo quest’ultimo.
Dalla Primavera l’attaccante del futuro: Nasti ha fame
Come già ribadito, l’annata della Primavera non è stata esaltante, tutt’altro. Ma c’è un giocatore che si è messo assolutamente in evidenza ed è stato notato dalla società. Parliamo di Marco Nasti, maglia numero nove per lui per tutta la stagione. Attaccante moderno, forte fisicamente, rapido, e soprattutto leader. Quindici reti in campionato, trascinatore assoluto della squadra. Nasti ha avuto un ruolo chiave per la Primavera, tanto da essere premiato come miglior attaccante della categoria da Sportitalia.
Un riconoscimento importante per il classe 2003, che ha firmato il rinnovo di contratto con il Milan. In giornata ha dichiarato di ispirarsi ad un calciatore milanista: “Il mio idolo è senza dubbio Zlatan Ibrahimovic”. Poi però Nasti ammette anche di avere qualche rimpianto: “I gol sono serviti a centrale la salvezza anche se i miei piani personali erano altri. Allenarsi con grandi giocatori è davvero emozionante, posso prendere esempio da loro”.