Il calciatore rossonero sembra aver deciso cosa fare da giugno in poi. Ma prima va raggiunto l’obiettivo stagionale tanto atteso.
A prescindere da come andrà il finale di campionato, per il Milan non sarà certo rivoluzione estiva. La squadra a disposizione di Stefano Pioli è forte e avrà bisogno solo di qualche ritocco qua e là.
Durante il mercato estivo 2022 di certo il Milan non farà stravolgimenti assoluti. Molto però dipenderà dai ruoli e dai reparti da rinforzare o da rimpolpare, anche per via di alcune partenze eccellenti. Su tutte quella di Franck Kessie, già deciso a volare verso Barcellona. Per questo motivo tra i primi colpi previsti c’è quello di un mediano di lusso.
Ma anche l’attacco sarà soggetto a qualche cambiamento. Il Milan ha già prenotato Divock Origi come alternativa d’esperienza, ma non finisce qui. Possibile un nuovo innesto, ma solo se uno degli attuali centravanti farà le valigie al termine della stagione.
Decisione non ancora presa al 100%, ma l’addio è sempre più probabile
Molte delle strategie offensive del Milan che verrà dipenderanno dunque da un personaggio molto importante ed altisonante dello spogliatoio rossonero. Ovvero Zlatan Ibrahimovic, centravanti e leader ormai prossimo ai 41 anni di età.
Ibra in questi giorni non vuole sentire parlare di futuro. Lo svedese è concentrato sul campionato e sul mettersi pienamente a disposizione di Pioli per le ultime due giornate contro Atalanta e Sassuolo. Vanta una media-reti ancora eccellente, con 9 gol segnati in 988 minuti stagionali. Vale a dire una rete ogni 107 minuti.
Ma l’addio di Ibra, che è anche in scadenza di contratto con il Milan, sembra sempre più probabile. Lo scrive oggi il Corriere della Sera, sicuro che il numero 11 milanista stia ragionando seriamente riguardo ad un suo ritiro dal calcio giocato. Nonostante abbia ancora grinta e voglia di mettersi in mostra, sembra propenso per questa dolorosa soluzione.
Il piano sarebbe il seguente: Ibrahimovic vuole a tutti i costi vincere lo Scudetto, il suo secondo in carriera con il Milan (dopo quello del 2011) e di fatto il suo 33° trofeo dal 2001 ad oggi, ovvero durante la sua avventura calcistica da professionista iniziata con l’Ajax. Dopo la conquista del titolo nazionale sarebbe pronto a dare l’addio al Milan ed al calcio in generale, aprendosi a nuove esperienze professionali lontano dal campo.
Una decisione non ancora presa al 100%, dunque non è certo che Ibra dia seriamente l’addio al termine del campionato. Ma tutto sembra andare verso questa direzione.