Juve-Inter, la moviola di Marelli: “Il rigore non c’è, Brozovic andava espulso”

Secondo Luca Marelli, due evidenti errori arbitrali hanno viziato l’andamento della finale di Coppa Italia tra Juventus e Inter…

Tutti conosciamo l’esito della finale di Coppa Italia andata in scena ieri sera allo Stadio Olimpico di Roma. L’Inter di Simone Inzaghi si è aggiudicata il trofeo grazie ad una vittoria per 2-4 sulla Juventus. Una gara terminata ai tempi supplementari e che ha scatenato non pochi dissensi e critiche.

Juventus-Inter
Juventus-Inter (©LaPresse)

I motivi sono abbastanza chiari e riguardano le decisioni arbitrali prese da Valeri (arbitro in campo) e dal VAR. I nerazzurri, dopo essersi fatti ribaltare dai bianconeri con i gol di Alex Sandro e Dybala, hanno provato in tutti i modi di riprenderla, e ci sono ben riusciti. Prima con il rigore per il fallo su Lautaro Martinez che ha sancito il 2-2. Poi ai tempi supplementari grazie all’assegnazione di un altro penalty e al successivo gol di Ivan Perisic.

Ma sono insorti diversi dibattiti sulla correttezza della decisione sul primo rigore, ovvero quello che ha portato al pareggio e che è stato calciato da Hakan Calhanoglu. A rivedere le immagini, è sembrato evidente come sia Lautaro Martinez a cercare con la gamba il contatto con Bonucci e a lasciarsi cadere.

Dell’episodio ha parlato Luca Marelli, ospite sul canale TwitchUnAngoloSulCalcio“. L’ex arbitro ha giudicato un chiaro ed evidente l’errore la decisione del VAR. Di seguito la spiegazione di Marelli:

Quel contatto con De Ligt non è un contatto vero e proprio. C’è solo uno sfioramento sul piede, ma quello non può essere il fallo che porta al rigore. Il fallo che porta al rigore è l’aggancio sulla gamba sinistra, ma è Lautaro Martinez che va a cercare la gamba di Bonucci: la alza e l’allarga. Ho sperato che ci fosse l’on-field review, perché Valeri rivedendolo lo avrebbe tolto in pochissimi secondi. E il VAR dovrebbe servire proprio a questo“.

Il mancato rosso a Brozovic

Ma non è finita qui. Si è verificato un altro episodio, stavolta mal gestito dall’arbitro in campo, e che avrebbe potuto condizionare l’andamento della gara; se solo fosse stata presa la giusta decisione da parte di Valeri. In sostanza, manca un cartellino rosso a Marcelo Brozovic, che non soltanto commette un fallo da ammonizione su Paulo Dybala, ma poi, dopo il fischio, calcia violentemente il pallone verso l’arbitro. Comportamento antisportivo!

Luca Marelli commenta con estremo dettaglio l’episodio in questione, spiegando cosa avrebbe dovuto portare Valeri ad estrarre non soltanto un cartellino giallo, ma ben due:

L’ammonizione a Brozovic è per aver interrotto un’azione potenzialmente pericolosa di Dybala. Lo ha trattenuto da tergo con la possibilità davanti a sé di coprire tanti metri verso l’area di rigore. Ammonizione automatica. La seconda parte è il comportamento antisportivo, concretizzato nell’aver preso il pallone dopo il fischio e dopo l’ammonizione, calciandololo poi in chiaro segno di protesta verso l’arbitro. E quindi anche in quel caso l’ammonizione è automatica. Quello è un cartellino giallo che viene definito ‘mandatory’, cioè obbligatorio. Non c’è margine di discussione. Quello è un cartellino giallo che deve essere comminato

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