Le ultime sulla cessione delle quote di maggioranza del Milan. Pare che il fondo arabo abbia trovato altri finanziatori rilevanti.
Mentre il Milan sul campo prepara le ultime due fondamentali partite di campionato, contro Atalanta e Sassuolo, sui tavoli societari si continua a lavorare e discutere del possibile cambio ai vertici.
Da diverse settimane si parla con convinzione ed insistenza della cessione delle quote di maggioranza. Il fondo Elliott Management, che gestisce il Milan dall’estate 2018, sembra aver raggiunto gli obiettivi prefissati: risanare casse e bilancio societari, riportare la squadra a competere in Italia ed in Europa.
Porte aperte dunque alla cessione delle quote Milan, con due fondi internazionali che si stanno sfidando. Da una parte Investcorp, la società del Bahrein guidata dal manager arabo Al Ardhi. Dall’altra l’inserimento degli americani di RedBird Capital, fondo privato pronto ad accrescere il valore del club.
Quest’oggi la Gazzetta dello Sport ha pubblicato alcuni aggiornamenti sulla vicenda. In casa Milan c’è fermento per le due proposte di grande rilievo, ma Elliott dovrà prendere una decisione entro l’inizio della prossima estate.
Pare, secondo le ultime notizie, che Investcorp sia sempre in pole. Al Ardhi e soci hanno ottenuto in precedenza l’esclusiva a trattare e completato la due diligence, ovvero l’analisi dei conti rossoneri. Hanno dunque un certo vantaggio, anche per la corposità dell’offerta di acquisto: 1,180 miliardi di euro, contro il miliardo secco che dovrebbe aver proposto RedBird.
Arrivano dettagli anche sulla composizione della cordata che andrebbe a gestire il Milan a partire dall’estate 2022. Investcorp emetterebbe la maggior parte delle risorse, ma potrebbe essere coadiuvato da Mubadala, fondo sovrano di Abu Dhabi che detiene il 20% del fondo d’investimento. Inoltre spunta anche la partecipazione di Ares Capital.
Quest’ultimo è un fondo statunitense, che propone soluzioni di investimento in diverse classi di attività che possono essere credito, private equity, immobiliare e infrastrutture. Inoltre anche diverse famiglie di prestigio del Golfo Persico, dunque di origine araba, sarebbero pronte a partecipare all’investimento, donando maggiore liquidità per la gestione Milan.
Insomma, una cordata di grande valore e dalle risorse infinite per l’acquisizione del club rossonero. Mentre la squadra di Pioli si gioca lo Scudetto, a via Aldo Rossi si lavora per il futuro. E chissà che a fine maggio non si possa festeggiare e brindare per non uno, ma due traguardi.