Continua la querelle societaria in casa Milan. Il nuovo fondo interessato alle quote di maggioranza avrebbe alcuni assi nella manica.
Anche se la massima attenzione del Milan e dei propri tifosi è giustamente incentrata sulla volata Scudetto, e dunque sul match odierno in casa del Verona, si continua a parlare del possibile passaggio di proprietà.
Il Milan sembra destinato, entro la fine di questa stagione sportiva, a passare di mano. L’avventura di Elliott Management sarebbe ormai giunta al capolinea. Non per impossibilità a continuare la gestione del club, bensì per le importanti offerte ricevute nelle ultime settimane per le quote di maggioranza.
Una scelta drastica ma anche ovvia, visto che l’obiettivo dichiarato di Elliott era quello di risanare le casse del Milan, rivalutarne il marchio per poi cederlo al miglior offerente. Due le proposte sul tavolo: quella nota del fondo arabo Investcorp, che sembrava in dirittura d’arrivo per l’acquisto, ma anche quella più recente di RedBird Capital.
Oggi Il Giornale conferma le voci delle scorse ore. Pare che la famiglia Singer sia leggermente propensa a valutare più positivamente la proposta arrivata in settimana dagli USA. Ovvero quella di RedBird, fondo statunitense che si occupa di investimenti in società dal rapido sviluppo, principalmente nei settori di telecomunicazioni, servizi finanziari e sport.
La società nata a Dallas e guidata dal manager Gerry Cardinale, fa sul serio. L’offerta per le quote del Milan è leggermente inferiore rispetto a quella presentata da Investcorp (1 miliardo di euro contro 1,18 miliardi), ma avrebbe condizioni finanziarie più comode ed immediate per chi vende.
RedBird garantirebbe un pagamento ‘cash‘ immediato, oltre all’assenza di bond a debito sulle spalle della società. La presenza nell’operazione Milan di alcuni ricchi co-investitori garantirebbe dunque il versamento della cifra di acquisizione in modo regolare e sbrigativo, senza passare per strane fidejussioni.
Condizione che convince Elliott, propenso a valutare con grande serietà ed interesse l’offerta di Cardinale e soci. Inoltre RedBird è già entrata nel mondo del calcio europeo, con quote di minoranza all’interno di Liverpool e Tolosa. In questi club il fondo americano ha persino aiutato a sviluppare un software innovativo a livello tecnico.
In questo senso hanno messo a punto uno strumento tecnologico per l’analisi dei dati sui singoli calciatori, utile per le scelte di calciomercato e per le questioni tattico-strategiche sul campo. Un aiuto che avrebbe già dato i propri frutti, con la scoperta e la crescita di numerosi talenti. Tale mezzo sarà pronto per fare il suo debutto anche nel calcio italiano?