Adriano Galliani e una storica esultanza: 23 anni dopo, Perugia ancora decisiva

Adriano Galliani e il suo Monza si giocano una storica promozione in Serie A contro il Perugia al Renato Curi, uno stadio che evoca ricordi indimenticabile all’ex dirigente del Milan  

Tutto in una notte. Venerdì 6 maggio dalle 20.30 si disputa l’ultima giornata della regular season di Serie B. Ancora in bilico i primi due posti che assegnano la promozione diretta in A. Il Lecce, primo, dopo aver fallito il primo match point a Vicenza affronta al Via del Mare il Pordenone già retrocesso. Con una vittoria, i giallorossi, primi con un punto di vantaggio sul Monza e due sulla Cremonese, sarebbero al sicuro da ogni sorpresa.

Adriano Galliani
Adriano Galliani (Ansa Foto)

Decisamente più intricata la lotta per il secondo posto. Il Monza precede la Cremonese di un punto. Entrambe giocano in trasferta rispettivamente contro il Perugia (ancora potenzialmente in corsa per un posto nei playoff) e il Como che ha già raggiunto una tranquilla salvezza.  Alla stregua del Lecce anche il Monza con una vittoria centrerebbe la sua prima promozione in Serie A. Se non dovessero riuscire a espugnare il Curi, per passare, i brianzoli devono ottenere lo stesso risultato della Cremonese.

Quella odierna sarà una sfida a distanza tra due grandissimi dirigenti che hanno fatto la storia del Milan. Da una parte Adriano Galliani, a.d. del Monza, acquistato nel 2018 da Silvio Berlusconi. Dall’altra, Ariedo Braida, dirigente di una Cremonese che ha (quasi) compromesso un campionato di vertice con le ultime due sconfitte di fila contro Crotone e Ascoli.

C’erano entrambi a Perugia, il 23 maggio 1999, giorno in cui il Milan di Zaccheroni vinse un insperato Scudetto al Curi all’ultima giornata relegando definitivamente in seconda posizione la fortissima Lazio di Sven Goran Eriksson. Da quella domenica, Galliani, con il Milan ha disputato altri match nello stadio perugino. Ora dopo 23 anni torna a giocarsi proprio lì un traguardo importante, sedendosi nuovamente su quella tribuna che ne ha consacrato il “mito” per un’immagine storica.

Galliani e quell’esultanza storica a Perugia

Quel 23 maggio 1999, il Milan si giocava lo Scudetto all’ultima giornata contro la Lazio con un punto di vantaggio. Mentre i biancocelesti di Eriksson ospitavano all’Olimpico un Parma già in Champions, gli uomini di Zaccheroni dovevano battere un Perugia ancora in piena lotta per la salvezza con la Salernitana impegnata a Piacenza.

La spuntarono i rossoneri con una vittoria da brivido per 1-2 grazie ai gol di Guly e Bierhoff e alla magnifica parata, quasi allo scadere, di Abbiati sullo spiovente di Brocchi. Un gol eventuale quest’ultimo che avrebbe rovinato la festa al Milan e che non sarebbe servito nemmeno al Perugia già salvo dopo il ko della Salernitana.

Oltre al ricordo di una vittoria fantastica e insperata, quella domenica a Perugia è passata alla storia anche per l’esultanza smodata di Adriano Galliani in occasione dei due gol e dopo il fischio finale. Urla belluine e una mimica facciale inimitabile per l’a.d. rossonero a stento trattenuto da Braida e dal figlio Gianluca, spesso presente con lui in tribuna. Una scena che avremmo rivisto anche in seguito in occasione di altre vittorie rossonere ma forse mai con quell’intensità.

Un’esultanza, quella di Galliani, che con l’avvento dei social, ad anni di distanza è diventata anche un meme, mentre nell’immediato ha ispirato una storica imitazione di un grande tifoso milanista, Teo Teocoli a Mai Dire Gol. Volete rivederla. Eccola qui …

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