Il punto sulla trattativa che porterà il Milan nelle mani di Investcorp. Le firme potrebbero non arrivare questa settimana: ecco cosa sta succedendo
Non è ancora arrivato il signing tanto atteso. Sembravano davvero imminenti le firme sui contratti per il passaggio di proprietà da Elliott a Investcorp ma al momento non ci sono stati annunci. Nessun allarmismo però. Vista la portata dell’affare è normale che i tempi si dilatino un po’.
Stamani i quotidiani sportivi sono tornati a parlare delle trattativa. Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, le firme sono previste tra questa settimana e la prossima, con le parti che sono nella fase di produzione e scambio dei documenti.
Più cauto il Corriere dello Sport, che non si spinge a pronostici. Difficile ipotizzare quando avverrà effettivamente il signing. Ci sono conferme in merito al fatto che la due diligence non abbia presentato criticità ma era prevedibile visto il grande lavoro svolto da Elliott.
Il Corriere sottolinea, però, un aspetto davvero interessante, che mostrerebbe come Elliott tenga davvero al Milan e ai suoi tifosi e abbia voglia di vendere ad una proprietà che non crei debiti. Ecco perché da ambienti legati agli advisor – si legge – trapela che il fondo americano vorrebbe porre una specifica condizione: l’acquirente deve essere un equity buyer, cioè un compratore che investa capitali propri senza iniettare nel Milan il debito utilizzato per l’acquisizione.
Il Corriere non si spinge a far previsioni in merito al calciomercato. E’ vero che si potranno sognare colpi più importanti ma sarà un processo più graduale, man mano che crescerà il fatturato. Così, al momento, le idee sullo stadio o sul futuro organigramma sono solo ipotesi. Bisognerà attendere per capire le reali intenzioni di Investcorp.
Come dicevamo, è difficile dire con esattezza quando ci saranno le firme ma non c’è alcuna fretta. La strada d’altronde, ormai, appare tracciata. In questo momento i compratori stanno negoziando i prestiti con le banche. Su complessi contratti stanno lavorando studi legali, banche e analisti.