Lo speciale tifoso rossonero ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. Dichiarazioni ovviamente sulla lotta Scudetto con i cugini…
A quattro giornate dal termine del campionato, il Milan ha il destino nelle proprie mani. Il vantaggio sull’Inter è minimo, soltanto due punti, e per questo motivo bisogna continuare a tenere la concentrazione molto alta anche perché le ultime quattro partite sono davvero impegnative. Impossibile pensare di sottovalutare qualcuno degli avversari da affrontare.
In ordine: Fiorentina, Hellas Verona, Atalanta, Sassuolo. Sembra un girone di Europa League… Scherzi a parte, adesso capiremo il livello di maturità di questa squadra. Con la speranza che dall’altra parte l’Inter di Inzaghi perda altri punti fatali anche se molto difficile che questo accada, dato che i nerazzurri affronteranno squadre di medio-bassa classifica. Ma nel calcio tutto è possibile e lo ha dimostrato proprio l’Inter, perdendo il recupero con il Bologna e consegnando di fatto le chiavi del campionato al Milan.
Di tutti questi aspetti e non solo ha parlato uno storico tifoso rossonero, un grande attore come Diego Abatantuono. Diego è convinto che il diavolo possa farcela ma non nasconde alcune insidie. Ha provato anche a prendersi gioco degli acerrimi rivali: “In questo momento mi sento molto bene, grazie anche allo scivolone dell’Inter a Bologna. Un po’ mi ha ricordato il fatidico 5 maggio 2002 a Roma…”.
Abatantuono continua il suo discorso parlando del recente passato: “Il Milan ha avuto una sorta di spadroneggiamento sull’Inter per vent’anni grazie alla Champions League, poi loro hanno sviato con Mourinho e questo triplete che a quanto pare però non porta trofei extra. Tralasciando questo discorso, adesso è tutto da vedere come loro reagiranno. Inzaghi è bravo, la squadra è forte, e se non dovessero incappare in qualche altro passo falso la vedo dura per il mio Milan”.
Paura, insidie, ma anche la consapevolezza di avere un grande mister: “Io non sono uno che si lamenta, ma è inevitabile ammettere che siamo stati penalizzati tra gol segnati di mano e altre situazioni col fuorigioco. Sono però convinto di una cosa: è vero l’Inter è più forte dal punto di vista dei singoli, ma noi abbiamo un Uomo con la U maiuscola come Stefano Pioli. E’ questo che fa la differenza. Siamo più squadra, siamo più determinati, e poi il mister è stato bravo a non mettersi mai in primo piano ma dare il merito sempre alla squadra. Inoltre lui a differenza di altri allenatori ha capito che giocare sempre la palla da dietro è rischioso, è un metodo alla Guardiola ma che non tutti possono permettersi. Il lancio lungo fa parte del gioco, Pioli lo ha capito”.
Continua così Abatantuono: “Ora può succedere di tutto. Io preferirei vincere la Champions, ma togliere lo Scudetto all’Inter sarebbe divertente… Nel prossimo turno di campionato, a questo punto, penso che sia più difficile per l’Inter a Udine che per noi. Piatek non è Vlahovic, ma rispetto il modo di giocare di Italiano. Il turno che mi fa più paura è quello con l’Atalanta, penso possa essere decisiva“.