Milan e Inter si rirovano di nuovo contro in Coppa Italia. E’ già accaduto in passato e non mancano le storie da raccontare. Eccovi quella di un difensore, protagonista per una notte
Stagione 1997-98, non certo una delle migliori nella storia del Milan. Il ritorno di Capello in panchina e la ricca campagna acquisti estiva (Kluivert, Leonardo, Ziege, Ba e altri) non danno i risultati sperati. In campionato, già a dicembre, il Milan, peraltro senza l’impegno nelle coppe europee, è già lontanissimo dalla vetta. Va meglio in Coppa Italia dove i rossoneri arrivano ai quarti di finale.
Ad attenderli nel doppio confronto (all’epoca si giocava ancora con andata e ritorno) c’era l’Inter di Gigi Simoni e di Ronaldo il Fenomeno che stava vivendo una stagione diametralmente opposta a quella dei Cugini con il duello contro la Juve in Serie A (è stata la stagione dell’arcinoto fallo di Iuliano sullo stesso Ronaldo) e un ottimo cammino in Coppa Uefa che si sarebbe concluso con il trionfo di Parigi nella finale tutta italiana con la Lazio di Eriksson.
Considerato il rendimento delle due squadre, il Derby di Coppa Italia, sulla carta, si presentava come un confronto quasi impari, totalmente sbilanciato, nel pronostico, a favore dell’Inter. Sul campo, invece, come spesso accade, il verdetto sarà un altro. Nel match di andata disputato l’8 gennaio 1998, il Milan si impone con un clamoroso 5-0. In gol Albertini su rigore, l’ex Ganz e Savicevic (nell’ultima grande serata in rossonero) nel primo tempo. Nella ripresa, arriva il poker con l’autogol di Colonnese. A fissare il risultato definitivo un gol su punizione di un calciatore che, quella sera, visse l’unica serata da protagonista con il Milan.
Steinar Nilsen, protagonista per una notte
Era il 60′ minuto quando Steinar Nilsen batte Pagliuca con una punizione dalla distanza che buca la barriera nerazzurra. Un gol inaspettato (al posto di Nilsen doveva giocare il brasiliano Cruz) che è servito a far conoscere ai tifosi rossoneri quel difensore arrivato in sordina, qualche settimana prima, dai norvegesi del Tromso per 2 miliardi di lire.
Una gioia effimera per Steinar che, poco dopo il gol, colpito duro da Ronaldo si infortuna e, di fatto, termina la sua esperienza in rossonera. Operato al ginocchio, torna in campo ad aprile, in tempo per totalizzare altre quattro presenze in una stagione che si concluderà con un deludentissimo decimo posto e la sconfitta nella finale di Coppa Italia contro la Lazio di Nesta.
Non certo l’epilogo che si aspettava Nilsen, arrivato al Milan dopo essersi fatto notare in un match dell’edizione 1997-98 della Coppa delle Coppe nel quale, sotto una tormenta di neve, ha segnato un gol nella vittoria per 3-2 del suo Tromso contro il Chelsea di Gullit, Vialli e Zola, futuro vincitore della competizione.
Un infortunio al ginocchio, dopo una serata di gloria, che gli precluse anche la convocazione al Mondiale ’98 che la sua Norvegia concluse agli ottavi, eliminata dall’Italia. Mentre i suoi connazionali giocavano in Francia, Nilsen lascia il Milan e passa al Napoli, in Serie B, nella trattativa che ha portato il difensore Ayala in rossonero.
In maglia azzurra, gioca due stagioni da protagonista e conquista la promozione in Serie A a inizio millennio. Un altro grave infortunio mise fine alla sue esperienza con il Napoli senza aver mai giocato in A. Tornerà in patria, al Tromso, Nielsen, squadra di cui è stato allenatore anche due volte, l’ultima nel 2015.