I motivi per cui l’allenatore della Roma dovrà fermare a tutti i costi l’Inter: basta corsi storici, ognuno pensi al proprio orto e ai propri obiettivi
A 5 giornate dalla fine (6 per alcune) il campionato di Serie A è più aperto che mai. Fatichiamo a ricordare una lotta al vertice più spettacolare e combattuta di questa stagione. Certo, probabilmente la qualità dal punto di vista tecnico si è abbassata, ma questo fattore ha alzato in maniera notevole il livello di suspense e tensione.
E a lottare per il primo posto c’è il Milan, per il secondo anno consecutivo. Nella stagione precedente i rossoneri sono stati in vetta per svariate giornate, per poi mollare nell’ultimo periodo dando il là al trionfo dei cugini dell’Inter. Quest’anno la musica non è tanto diversa, nel senso che le due squadre milanesi sono sempre lì a lottare al vertice, cambia soltanto il fatto che sarà un testa a testa fino alla fine questa volta.
Entrambe sono affamate di vittorie, entrambe vogliono regalare gioie ai propri tifosi. Occhio però al Napoli, sempre lì nei paraggi. Tornando al derby, in questo momento il Milan è primo con due punti di vantaggio sull’Inter che però ha una gara da recuperare con il Bologna. Solo dopo questa partita potremo avere un quadro completo e affidabile. Tutto ancora molto in bilico: tutto questo rende affascinante il campionato ma anche terribilmente spaventoso per i fan dei rispettivi team.
C’è da considerare anche e soprattutto il fattore calendario. Parliamoci chiaro: se il Milan avesse approfittato delle gare con squadre sulla carta più “piccole” in cui invece sono arrivati pareggi e sconfitte, ora staremmo parlando di tutt’altro. A questo punto però il calendario giocherà un ruolo chiave nel rush finale. Perché mentre i ragazzi di Stefano Pioli sono chiamati a disputare gare molto impegnative contro Lazio, Fiorentina, Hellas Verona, Atalanta, Sassuolo, l’Inter di Simone Inzaghi affronterà squadre (sempre sulla carta) assolutamente alla portata.
La prossima di campionato sarà Inter-Roma: Mourinho, non farti ingannare
L’unico team che in qualche modo può seriamente provare a mettere il bastone tra le ruote ai nerazzurri è la Roma. E da chi è allenata la Roma? Da Josè Mourinho, assoluta leggenda interista. Le due squadre si incontreranno nel prossimo turno di campionato, subito dopo il derby di Coppa Italia. Proprio nell’ultima gara l’Inter ha affrontato una vecchia stella nerazzurra come Thiago Motta, allenatore dello Spezia, che ha fermato il Milan a San Siro ma che è stato battuto dal biscione in casa.
Il timore dei tifosi del Milan è che Mourinho possa in qualche modo “favorire” l’Inter nella corsa Scudetto. Ma ci sono delle motivazioni per cui questo non può assolutamente accadere, e sono soprattutto due. La prima è che i tifosi della Roma non sono ingenui e si accorgerebbero immediatamente di questa situazione. Fatichiamo ad immaginare che siano d’accordo…
Ma la motivazione più importante riguarda il cammino dei giallorossi, che vivono un momento positivo dopo il passaggio del turno in Conference League conquistato con una prestazione superlativa contro il Bodo Glimt. Sulle ali dell’entusiasmo Pellegrini e compagni proveranno senz’altro a battere l’Inter per sperare ancora nel quarto posto che vorrebbe dire Champions League. La Juventus in questo ha aiutato la Roma, pareggiando oggi con il Bologna. Se la lupa dovesse battere lunedì il Napoli (facendo così già un grosso favore sia a Milan che Inter) si ritroverebbe a -3 dalla Juventus che occupa la quarta casella in graduatoria. Un’occasione, arrivata quasi dal nulla e insperata, che a questo punto della stagione sarebbe giusto sfruttare.
Per questi motivi la Roma di Mourinho dovrà giocarsi al massimo delle proprie possibilità la partita contro l’Inter, cercando di fare un grosso favore a se stessi ma anche a Stefano Pioli. L’allenatore portoghese ovviamente sarà osannato dal pubblico del Meazza, ma questo non deve distoglierlo dall’obiettivo della sua squadra. Crediamo (speriamo) che trattandosi di un professionista si comporti come tale. Detto questo, concludiamo dicendo che il Milan comunque vada dovrà fare la sua parte, provando a vincere tutti i match che rimangono da qui alla fine. Perché, in sostanza, i rimpianti alla fine saranno altri. I rimpianti, saranno per i punti persi quando bisognava vincere e non lo si è fatto. Sperando, ovviamente, che i rimpianti non ci siano.