“Volevo andare all’Inter”: la rivelazione dell’ex Milan

Ronaldo racconta un retroscena sul suo approdo al Milan nel gennaio 2007: in realtà la sua priorità era tornare all’Inter.

Quando Adriano Galliani ingaggiò Ronaldo dal Real Madrid fu sicuramente un colpo di scena. L’attaccante brasiliano era stato un simbolo dell’Inter per diversi anni e acquistarlo fu certamente qualcosa di particolare.

Ronaldo Dida Kaka Serginho Cafu Oliveira
Ronaldo, Nelson Dida, Ricardo Kakà, Serginho, Marcos Cafu e Ricardo Oliveira (©Ansa Foto)

Vero che il due volte Pallone d’Oro non era all’apice della sua carriera e che i blancos non vedevano l’ora di liberarsene, però è stato comunque un piacere vedere un campione del genere con addosso la maglia rossonera. Il suo bottino in una stagione e mezza è stato di 9 gol in 20 presenze, mica male.

A frenare il Fenomeno sono stati i problemi fisici. Se i primi mesi al Milan le cose andarono abbastanza bene, l’annata 2007/2008 fu invece difficilissima. Iniziò uno stiramento di secondo grado ai flessori della coscia sinistra rimediato a fine luglio e che lo lasciò fuori per mesi. Il 16 febbraio 2008 contro il Livorno a San Siro è vittima di una lesione del tendine rotuleo del ginocchio sinistro. A fine stagione l’addio, poi Ronnie chiuse la carriera nel Corinthians.

Ronaldo, chiamata a Moratti prima di firmare col Milan

Ronaldo in un’intervista concessa a Sky Sport ha raccontato un retroscena riguardante il suo passaggio al Milan nel gennaio 2007: “Prima di trasferirmi al Milan avevo provato a fare ritorno all’Inter. Ho chiamato Moratti perché volevo tornare e non è successo. In rossonero ero già in discesa, ma è stata lo stesso un’esperienza incredibile”.

L’ex bomber spiega che, pur non essendo al top della sua carriera, a Milanello ha vissuto comunque un’esperienza molto piacevole: “Avevo sempre sentito che il Milan era molto avanzato nelle tecnologie, nelle strutture e negli allenamenti. Ho visto che era verissimo, lavorano meglio degli altri. Erano quattro o cinque anni avanti. Ho capito tante cose, anche perché Moratti nonostante i tanti investimenti non vincesse. Serve avere attorno alla squadra ciò che permette ai giocatori di raggiungere il massimo livello”.

Alessandro Del Piero, che ha condotto l’intervista, gli ha domandato dell’esultanza fatta quando con la maglia del Milan segnò all’Inter nel derby: “Non so cosa volevo provocare – risponde -. Era una provocazione sicuramente, ma non so a chi. Se ai tifosi o a Moratti. Da giovane fai queste cose… La relazione con l’Inter è sempre stata meravigliosa e in realtà non avevo motivo per provocare”.

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